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Consiglio regionale, alla maggioranza continua a piacere “fuori sacco” e “omnibus”

L’ultima seduta consolida la pratica del centrodestra di approvare leggi portate in aula all’ultimo istante o dal contenuto molto vario. Tra le norme varate anche le proroghe al 2024 della liquidaz…

Pubblicato il: 23/12/2022 – 15:15
Consiglio regionale, alla maggioranza continua a piacere “fuori sacco” e “omnibus”

Non è un inedito, e per la verità non è un inedito nemmeno di quest’ultimo anno perché anche in passato usava così, ma in questa legislatura si stanno sicuramente raggiungendo livelli particolarmente ragguardevoli: la pratica del “fuori sacco” – cioè provvedimenti inseriti all’ordine del giorno all’inizio delle sedute, senza in genere nemmeno un passaggio nelle commissioni – e soprattutto la pratica delle leggi “omnibus” – cioè provvedimenti che legiferano su argomenti vari e slegati tra di loro – sono diventate ormai una costante dei lavori del Consiglio regionale. La maggioranza di centrodestra sta facendo sempre più ricorso a queste che sono ormai diventate vere e proprie tecniche normative, sempre più affinate e raffinate: espedienti per far arrivare in aula e far approvare norme che possono anche avere un carattere di necessità e di urgenza – in genere proroghe di scadenze a fine anno –  ma che spesso invece hanno ben altre finalità, nel senso che magari servono a mettere pezze a situazioni che si trascinano nel tempo senza trovare sbocco e ad “accontentare” questo o quel settore. La storia si è ripetuta anche ieri, nell’ultimo Consiglio regionale del 2022, con ben tre proposte di legge portate in aula all’inizio di seduta. Ecco allora la proposta di legge numero 129/12 di iniziativa del consigliere Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), recante “Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 7 luglio 2021, numero 24 (Misure di impulso allo sviluppo dell’industrializzazione e dell’insediamento di attività produttive)”, proposta che – si legge nel resoconto della seduta consiliare – «modifica l’articolo 1 della legge regionale numero 24 del 2021 e mira ad eliminare i limiti temporali che riguardano l’attività di Fincalabra al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nelle attività di contrasto alla crisi economica» (sul punto il capogruppo di DeMa Ferdinando Laghi molto pacatamente ma molto fermamente ha eccepito, lamentando la mancata discussione del testo e chiedendo il rispetto delle procedure e del bon ton istituzionale). E ancora la proposta di legge numero 140/12 di iniziativa dei consiglieri  Crinò, Graziano, Arruzzolo, Neri, Cirillo, recante “Sostituzione dell’articolo 3 della legge regionale 22 settembre 1998, numero 10 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 1998 e pluriennale 1998/2000 della Regione Calabria – Legge finanziaria)”, testo ritenuto necessario per venire incontro alle esigenze di «un settore fondamentale per la corretta gestione e opportuna tutela delle spiagge libere del territorio regionale attualizzando una procedura che prevede già l’erogazione di contributi ai Comuni a ristoro delle spese sostenute per la pulizia del litorale costiero». Per finire, ieri il Consiglio regionale ha approvato un’ultima proposta di legge, la numero 141 di iniziativa del consigliere Graziano recante “Modifiche alle leggi regionali 19/2002, 20/1999, 24/2008, 3/2018, utilizzo graduatorie”: qui sono tante le novità, dall’ampliamento delle funzioni del Corecon alla proroga al 2024 della liquidazione delle Comunità Montane, dalla proroga al 2024 del commissario ad acta di Calabria Etica al riconoscimento delle Proloco al pari dell’Unpli, dal ruolo di revisore nell’Arpacal alla possibilità dell’utilizzo, da parte della Regione, degli idonei delle graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, al fine di ricoprire i posti disponibili, nei limiti della propria dotazione organica alla previsione di apposito avviso pubblico per la concessione di contributi. La classica legge “omnibus”, insomma. Che alla maggioranza di centrodestra piace tanto, tanto quanto il “fuoco sacco”. (redazione@corrierecal.it)

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