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Talarico: «Le mie cravatte ai potenti del mondo. Che emozione alla Casa Bianca con Bush»

L’amore per la Calabria e il messaggio dell’imprenditore ai giovani: «Nella vita ci vuole determinazione e sacrifico»

Pubblicato il: 05/01/2023 – 7:42
Talarico: «Le mie cravatte ai potenti del mondo. Che emozione alla Casa Bianca con Bush»

LAMEZIA TERME «Partire dalla Calabria è stato molto complicato, anche perché sono partito da un periodo ancora più complicato che è stato gli anni 80-90, ma piano piano sono riuscito a salire la scala imprenditoriale e oggi siamo una piccola realtà ma presente in tanti posti del mondo». Così l’imprenditore Maurizio Talarico, ospite di Danilo Monteleone e Ugo Floro nel corso dell’ultimo appuntamento con L’Altra politica, l’approfondimento settimanale in onda sul canale 75 de L’Altro Corriere tv. Imprenditore di successo, Talarico ha legato la propria fama planetaria alla produzione di cravatte artigianali.

Una passione che parte da lontano

Quella di Talarico è una straordinaria favola che parte da via Acri a Catanzaro «a bordo del mio mitico motorino Sì» e arriva fino ai G7, passando da Londra, fino a Tokyo, tanto per citare alcune capitali mondiali dove l’eterno artigiano ha messo ormai radici solide. «Ero appassionato di cravatte fin da piccolo, tutti i miei coetanei si ricordano che stavo sempre in giacca e cravatta anche alle scuole medie e alle scuole superiori», ha raccontato l’imprenditore, le cui creazioni sono state indossate da personalità politiche di fama mondiale. «Il nodo è qualcosa di artistico e deve essere indossato in un certo modo. Per me la cravatta rappresenta il primo passo verso qualcosa di importante, il passaggio tra la gioventù e l’essere uomo».

«L’eleganza si fa anche indossando una pennellata giusta di colore»

Non si contano i capi di Stato e le personalità di prestigio che indossano le sue creazioni, «un grande motivo di soddisfazione, – ha detto Talarico – ma anche uno stimolo per andare avanti nel segno della creatività e della manifattura artigianale». «Quello che mi ha emozionato di più è stato Bush perché mi ha convocato alla Casa Bianca, nello Studio ovale». «L’eleganza si fa anche indossando una pennellata giusta di colore», ha aggiunto Talarico, che ha raccontato come ci siano «molte donne che mi fanno richieste, le faccio su misura, anche manager di un certo livello».

Cravatte che fanno «la differenza»

«Un imprenditore per fare questo mestiere deve avere una visione. Le mie cravatte vengono scelte oltre che per un impatto artigianale anche per un impatto di colori, di disegni, di ricercatezza», ha detto Talarico che ha raccontato: «Per differenziarmi e per far capire alle persone che il mio prodotto è artigianale ho creato e brevettato una cucitura che si può realizzare solo manualmente». L’imprenditore, fornendo qualche dato, ha affermato che nel 2022 l’azienda ha chiuso l’anno triplicando la produzione 2021. «Nel mondo si vendono circa 5 miliardi di cravatte ogni anno. Il settore è in crisi, in molti posti del mondo si opta per uno stile più casual, ma nel segmento del lusso la cravatta non conosce crisi e ci sono paesi, come in quelli asiatici, dove viene usata tantissimo».

L’amore per la Calabria

Oggi Talarico, le cui aziende sono distribuite in varie parti d’Italia, comincia a guardare alla sua terra natìa con rinnovato interesse. «Catanzaro – ha detto – è uno dei poli più importanti della seta. Non nascondo che ho dei progetti molto interessanti che vorrei realizzare per rilanciare l’antica, e un po’ persa, vocazione tessile della Calabria». Talarico, che ha tre aziende dislocate in tre regioni diverse, ha parlato del desiderio di «unirle e portarle in Calabria». «Oggi si può, – ha aggiunto – sento un’aria diversa, più leggera, e questo può invogliare tanti imprenditori a compiere un passo decisivo verso la nostra regione, di cui molti hanno paura, date le particolari condizioni ambientali di alcune zone e l’alto tasso di criminalità. E, tuttavia, l’opera di rinnovamento che sta portando avanti l’attuale presidente Roberto Occhiuto unita alla determinazione della magistratura, che sta sgombrando il terreno dalle ben note insidie può rappresentare più di uno sprone a dare fiducia alle nostre comunità, tanto ricche di talento, in ogni ambito».

Il messaggio ai giovani: «Nella vita ci vuole determinazione e sacrifico»

E infine un messaggio ai giovani: «Arrivo da una famiglia normale, mi sono fatto da solo. Ai tanti giovani con i quali mi rapporto – ha detto Talarico – consiglio sempre di crederci, ci vuole determinazione, coerenza e sacrifico. I risultati e i frutti arrivano: tempo 10, 15 anni, ma arrivano, e non è soltanto un modo di dire». (redazione@corrierecal.it)

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