COSENZA «Il 13 gennaio abbiamo pensato di dedicare interamente la giornata di studi -già organizzata per il prossimo venerdì, con la Presidente della Corte di Assise di Cosenza, Dott.ssa Paola Lucente, il Prof. avvocato Oliviero Mazza e l’avvocato Vincenzo Belvedere – in ricordo del Prof. avvocato Giovanni Aricò, esempio più illustre di tecnica e passione forense. Discutendo dinanzi ai Giudici della Suprema Corte di Cassazione, nel corso di uno degli ultimi interventi difensivi, l’avvocato Aricò ha cosi lasciato il proprio testamento di vita professionale soprattutto ai giovani Avvocati, per un’Avvocatura intesa come vocazione ancor prima che professione: «Sono un vecchio avvocato, alla fine della mia parabola esistenziale. Ho accumulato tanti anni di sofferenze e delusioni, eppure, ogni volta che salgo queste scale, rivive in me l’illusione . Ed ecco perchè sono ancora qui , a dar fastidio: perché una volta scelta questa strada si ha il dovere di percorrerla tutta; perché l’obiettivo non si raggiungerà mai, ma dobbiamo testimoniare che residua la speranza di giustizia, solo questa non finirà mai, e non il raggiungimento della giustizia, che non appartiene alla capacità dell’uomo . Ma è quella speranza che fa il paio con chi bussa alla nostra porta quando arriva la disgrazia. Lo dico a chi verrà dopo di me: la speranza della società è il valore di questa attività , che non finirà mai, che non può finire…».
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