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sanità e polemiche

Fiorita: «Oggi Catanzaro è più forte. E non abbiamo mai evocato le barricate»

Il sindaco al Consiglio “aperto” su Medicina e “Dulbecco” (chiuso senza un documento unitario). «Sulle università scelte condivise ed equilibrate»

Pubblicato il: 16/01/2023 – 18:27
Fiorita: «Oggi Catanzaro è più forte. E non abbiamo mai evocato le barricate»

CATANZARO «Oggi Catanzaro è più forte e se è più forte Catanzaro è più forte la Calabria». Così il sindaco al termine del Consiglio comunale “aperto” sul tema del ruolo dell’Università Magna Graecia, alla luce della nascita di un’altra facoltà di medicina in Calabria, e sul tema dell’integrazione tra le aziende ospedaliere del capoluogo per dare vita all’unica azienda “Dulbecco”. Quattro ore di interventi, tra cui quello del Rettore dell’Umg di Catanzaro Giovambattista De Sarro, che in realtà sono state di fatto “superate” dall’annuncio, anticipato in aula in videocollegamento dalla sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, dell’arrivo alla Regione del parere del ministero della Sanità che non ritiene necessario un Dpcm per il riconoscimento della Mater Domini come azienda ospedaliera universitaria: una svolta che di fatto consente – teoricamente – l’immediata firma dell’intesa tra Regione e Umg e la nascita dell’Azienda Dulbecco. Quattro ore di dibattito e di interventi non condensate in un documento finale da parte del Consiglio comunale di Catanzaro – considerando che arrivare a una posizione unitaria era oggettivamente impossibile sul piano politico – ma racchiuse nella sintesi finale del sindaco Fiorita.

Il rettore dell’Umg De Sarro a Consiglio comunale “aperto”

«Grande risultato il no al Dpcm»

«Oggi – ha sostenuto in premessa Fiorita – ciascuno di noi ha ridato dignità alla politica. Gli interventi hanno avuto declinazioni diversi ma sono stati tutti orientati a un grande rispetto nelle istituzioni e nella forza del ragionamento. Stiamo conducendo questo percorso con decisione, determinazione, ma anche con un profondo senso delle istituzioni. Credo che le due questioni che si sono sovrapposte in questi giorni e che a un certo punto abbiamo dovuto affrontare in modo congiunto, oggi possono tornare sulla soglia della separazione. Quello che ci è stato detto l’altro ieri dal presidente del Consiglio regionale Mancuso e che oggi ci è stato ribadito dalle parole del sottosegretario Ferro e dal consigliere regionale Montuoro è che forse siamo riusciti tutti insieme – perché questa non è una battaglia di qualcuno e nemmeno di Catanzaro ma di tutta la Calabria – a sbarazzarci di quell’impaccio e di quell’impiccio che procrastinava a data indefinita l’integrazione delle aziende ospedaliere: se così è – e non abbiamo motivo di dubitarne – questo è un grande risultato, spero anche che nella risposta del ministro ci venga detto chi, dove, quando e come ha detto che serviva questo Dpcm, è pura curiosità. L’importante è che però noi possiamo procedere in maniera spedita verso l’integrazione. Oggi – ha rilevato il sindaco di Catanzaro – tutte le voci che abbiamo ascoltato hanno confermato che la nostra azione non è una guerra contro nessuno ma sono state tutte ferme nel ribadire che il contrario della guerra non è il silenzio, ma è la pace e la pace c’è ed esiste solo se qualcuno o tutti tengono insieme le legittime aspirazioni di tutti. Questo è quello che abbiamo fatto oggi, e penso che tra le tante scelte giuste compiute oggi ci sia stata anche quella di non presentare uno o più documenti».

Il sindaco Fiorita conclude la seduta

«Scelte condivise e di sistema per le università»

Fiorita ha quindi aggiunto: «Sul secondo tema, quello del corso di laurea, credo che il mandato di larga parte di questo Consiglio è quello di chiedere al presidente Occhiuto di convocare un tavolo che metta insieme i Rettori delle Università calabrese i sindaci delle città della Calabria e che possa elaborare quella visione complessiva e quel progetto strategico che è sicuramente mancato in questa fase. Ma sia chiaro una volta per tutte che Catanzaro non vuole e non chiede risarcimenti ma vuole e chiede strategie di sviluppo condivise ed equilibrate, e da questo punto di vista certamente non è mio interesse né mia intenzione alimentare polemiche con il presidente della Regione, perché il presidente della Regione è anche il mio presidente. Ma certo però, e mi auguro che come io mi sforzo di essere il sindaco di tutta la città il presidente si sforzi di essere il presidente di tutta la Regione. Catanzaro c’è, ha dimostrato che i giudizi di campanilismo che da qualche parte ci sono stati rivolti non affondavano in un’analisi reale. Forse – ha concluso Fiorita – si sarebbe voluto – perché sarebbe stata più facile la narrazione – che avessimo evocato le barricate, evocato uno scontro tra città o tra università: non l’abbiamo fatto, non lo faremo, con la stessa certezza con cui possiamo dire che non arretreremo dalle nostre ragioni». Tanti i rapprsentanti istituzionali presenti al Consiglio comunale “aperto”: dai parlamentari Domenico Furgiuele e Riccardo Tucci ai consiglieri regionali Antonio Montuoro (l’unico presente della maggioranza regionale di centrodestra), Amalia Bruni, Ernesto Alecci, Raffaele Mammoliti e Antonio Lo Schiavo. (c. a.)

Da sinistra: i consiglieri regionali Mammoliti, Bruni, Montuoro e Lo Schiavo
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