PALERMO I giudici della Corte d’Appello di Palermo, giudicando in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, hanno assolto Vincenzo Fortuna, cl. ’78 di Vibo Valentia «per non aver commesso il fatto». Fortuna, infatti, insieme a Saverio Zaccaria era accusato di aver trasportato e detenuto, in modo illecito, sette panetti di cocaina, per un peso complessivo di 7,240 kg lordi. I due erano stati arrestati il 13 gennaio del 2020 nei pressi del casello autostradale di Buonfornello, frazione di Termini Imerese in provincia di Palermo.
L’arresto era stato effettuato, in flagranza di reato, dai poliziotti della Squadra Mobile con l’ausilio degli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Buonfornello. Il mezzo su cui viaggiavano i calabresi, infatti, era stato notato dagli agenti della Squadra Mobile, impegnati in specifici servizi di controllo in abiti civili e con auto civette, mentre transitava nei pressi del casello autostradale di Buonfornello tenendo un’andatura sospetta ed una velocità non commisurata alle circostanze di tempo e di luogo. Nel corso dei controlli gli agenti avevano poi rinvenuto a bordo dell’auto, condotta da Zaccaria, occultati sotto al sedile dell’autista, i sette panetti. Secondo la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Sandro Franzè, dalla sentenza di condanna era emersa «la illogicità della motivazione» perché il coinvolgimento di Fortuna veniva argomentato «sulla base di un presunto contributo causale, quantomeno morale, per aver fornito a Zaccaria una effettiva copertura». I legali di Fortuna hanno già annunciato il ricorso alla riparazione per ingiusta detenzione. (g.curcio@corrierecal.it)
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