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Sposato: «Le nostre proposte per far diventare la Calabria una regione innovativa»

Al via a Reggio il tredicesimo congresso della Cgil Calabria. Il segretario generale regionale: «Necessaria una grande alleanza sociale»

Pubblicato il: 02/02/2023 – 19:26
di Mariateresa Ripolo
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Sposato: «Le nostre proposte per far diventare la Calabria una regione innovativa»

REGGIO CALABRIA Proposte su temi cardine come legalità, lavoro, sviluppo, salute, istruzione, affinché la Calabria diventi «una regione innovativa che possa puntare sui giovani e sul territorio». Questi i propositi con i quali prende il via al teatro Cilea di Reggio Calabria il tredicesimo congresso della Cgil Calabria. Si tratta dell’ultimo appuntamento congressuale prima di quello nazionale di Rimini che si svolgerà dal 15 al 18 marzo. Oltre 350 i delegati che oggi hanno preso parte alla prima delle due giornate di congresso. Per l’evento è stata anche allestita una mostra su Giuseppe Di Vittorio, fondatore del sindacato.

«In Calabria necessaria una grande alleanza sociale»

L’obiettivo è quello di rilanciare la Vertenza Calabria. «È un congresso che facciamo per lanciare questa grande alleanza sociale da fare in Calabria, per mettere al centro i problemi più grandi, come la mancanza di lavoro e la precarietà. Avremo a luglio 100mila persone che non prenderanno più il reddito di cittadinanza e per i quali non c’è una prospettiva di futuro», ha dichiarato ai microfoni del Corriere della Calabria il segretario generale regionale Angelo Sposato che ha aggiunto: «Dobbiamo lavorare affinché questo grande piano per il lavoro che proponiamo sulla manutenzione del territorio, sull’assetto idrogeologico e sul rischio sismico, con gli investimenti da fare sulle zone economiche speciali, diventino trainanti ti rispetto a quello che deve essere la discussione che anche la politica e le istituzioni dovranno fare insieme a noi e alle altre parti sociali».

Durante il suo intervento, questo pomeriggio, Spostato ha sottolineato che «occorre una battaglia di civiltà e legalità contro le forme di sfruttamento del lavoro, del caporalato, del lavoro nero. Per questo occorre un patto per la legalità e un lavoro di qualità che coinvolga le parti sociali, le amministrazioni regionali e territoriali, le Prefetture e le Procure antimafia. Il protocollo è necessario anche per la prevenzione rispetto ai fenomeni molto frequenti di infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti, nei subappalti, nelle forniture, nei servizi». «La sinistra, anche in Calabria, – ha detto ancora Sposato – deve tornare a fare la sinistra e occuparsi dei più deboli e delle povertà crescenti, economiche, educative, sanitarie e soprattutto deve mettere al centro il lavoro. Occorre mettere da parte individualismi ed avviare un grande dibattito collettivo e fare le giuste alleanze con il mondo associativo sano sui temi della pace, della povertà, del lavoro, delle disuguaglianze, della legalità e riscrivere un manifesto per una nuova Calabria».

«La politica deve avere coraggio»

Il segretario generale regionale della Cgil ha poi rimarcato la necessità di «una riforma della geografia istituzionale e dei comuni aprendo un grande dibattito con la Regione Calabria, le amministrazioni locali interessate e con i cittadini. Chiediamo – ha detto Sposato – una commissione consiliare regionale specifica sulla riforma istituzionale, aperta ai contributi di Anci, parti sociali, Terzo Settore per ridisegnare una nuova Regione anche sotto il profilo istituzionale. La politica deve avere coraggio, chiediamo a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale di farsi carico di una grande stagione riformatrice per un nuovo regionalismo calabrese che dia prospettive ai cittadini, fiducia, speranza, che consegni una visione di futuro alla nostra regione ed alla nostra società».

«Questo congresso – ha spiegato ai nostri microfoni Luigi Veraldi, segreteria Cgil Calabria – si svolge in un momento particolare della vita del Paese e in un momento particolare anche per la nostra regione che è desiderosa di essere al centro delle questioni riferite ai bisogni del Mezzogiorno, innanzitutto attraverso il lavoro, perché senza lavoro non può esserci futuro». «È la prima volta che la Cgil Calabria organizza il congresso regionale a Reggio Calabria, che per noi coincide con la creazione del comprensorio metropolitano», ha spiegato Gregario Pititto, segretario generale Cgil Città Metropolitana, «I temi – ha aggiunto – purtroppo sono sempre gli stessi e sono atavici. Il nostro è un territorio fragile, i temi principali sono precariato, lavoro nero, caporalato, sanità. Oltre ai vari temi politici che in questo momento attanagliano il Paese e le iniziative che questo governo ha messo in atto e che non soddisfano quelle che sono le nostre aspettative ed esigenze».

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