LAMEZIA TERME La Procura di Lamezia Terme, guidata da Salvatore Curcio, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di sette persone a vario titolo accusate di associazione per delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di farmaci destinati all’uso umano e veterinario. Il processo è stato chiesto nei confronti di Andrea Butera, 45 anni, di Lamezia Terme; Pietro Cerra, 55 anni, di Lamezia Terme; Salvatore Folino Raso, 49 anni, di Lamezia Terme; Vittorio Folino Raso, 41 anni, di Lamezia Terme; Erika Fragale, 45 anni, di Lamezia Terme; Maurizio Gariano, 56 anni, di Catanzaro; Diego Grandinetti, 46 anni, di Cosenza.
Secondo l’accusa, Butera, in concorso con alcuni corrieri di farmaci, e avrebbe costituito una vera e propria organizzazione, ben collaudata, grazie alla quale – secondo l’ipotesi accusatoria – trafugavano dall’interno di un deposito di spedizione intermediario di prodotti farmaceutici, ubicato nell’area lametina, medicinali ad uso umano e veterinario, per poi rivenderli sul mercato clandestino con sconti superiori anche al 60-70% rispetto ai prezzi di mercato.
L’associazione per delinquere viene contestata ad Andrea Butera (promotore e organizzatore), Diego Grandinetti e Maurizio Gariano. I farmaci sarebbero stati sottratti dal deposito in cui lavorava come dipendente Butera e sarebbero stati immessi illecitamente sul mercato a opera di Gariano e Grandinetti. Sono accusati di ricettazione Pietro Cerra (titolare di un negozio di prodotti per animali che avrebbe comprato merce sottratta dal deposito pagandola decisamente meno), Salvatore Folino Raso e Vittorio Folino Raso (anche loro avrebbero comprato prodotti per animali pagandoli a un prezzo inferiore), Erika Fragale (moglie di Butera, avrebbe ceduto a ignoti prodotti cosmetici procurando un profitto ingiusto per sé e il marito).
Il gip ha fissato l’udienza preliminare al prossimo 9 maggio.
Nel collegio difensivo gli avvocati Aldo Ferraro, Natalino Pileggi, Lucio Canzoniere, Giuseppe Mastroianni, Antonio Procopio, Saverio Viscomi, Maria Concetta De Rose e Aurelio Sicilia. (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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