ROMA La Calabria è la Regione italiana che, in valore assoluto, detiene il record della spesa per gli incarichi libero-professionali di studi, ricerca e consulenza: 2.384.435,49 euro nel 2021. Importo che le vale il rating peggiore, la C. È quanto emerge dalla speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).
Subito dopo, fra le Regioni con gli importi più elevati di uscite per questa voce, superiori al milione, si trovano: Toscana (1.611.150,27), Puglia (1.320.325,90) e Campania (1.048.523,32). In una fascia intermedia, compresa tra i 200mila euro e il milione, si collocano: Basilicata (825.023,92), Emilia-Romagna (823.548,14), Sicilia (734.719,87), Sardegna (480.503,99), Abruzzo (409.108,55), Marche (289.495,90), Molise (224.986,61).
Molise, Basilicata e Calabria sono le Regioni meno efficienti nelle spese per gli incarichi libero-professionali di studi, ricerca e consulenza. Sono le uniche tre a ricevere la “C”, il rating peggiore assegnato dalla classifica. Nello specifico, per questa voce, nel 2021, il Molise ha speso 224.986,61 euro. Una cifra, tuttavia, in costante calo negli ultimi anni: nel 2018 era pari a 684.097,64 euro, nel 2019 a 493.638,21 e nel 2020 a 399.104,32. Per quanto riguarda la Basilicata, nel 2021 ha speso 825.023,92 euro, importo in aumento rispetto agli anni precedenti: 431.648,19 nel 2018, 694.690,15 nel 2019 e 624.649,37 nel 2020. Quanto alla Calabria, ha speso 2.384.435,49 nel 2021, valore sostanzialmente stabile rispetto al 2020, quando era di 2.388.601,23 euro, mentre nel 2019 era arrivato a 3.198.562,07 e nel 2018 si era fermato a 2.088.281,61 euro.
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