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l’inchiesta

Hotel Centrale di Cosenza, Barile assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta

L’imprenditore, già consigliere regionale di Forza Italia, scagionato “perché il fatto non sussiste”. La procura aveva chiesto 6 anni e 8 mesi

Pubblicato il: 30/03/2023 – 21:43
Hotel Centrale di Cosenza, Barile assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta

COSENZA Domenico Barile è stato assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta per l’Hotel Centrale di Cosenza. Lo riferisce una nota del suo legale, l’avvocato Roberto Le Pera. “La Procura di Cosenza – si legge nella nota –  aveva chiesto sei anni e otto mesi di carcere per Domenico Barile, noto imprenditore cosentino, già consigliere regionale di Forza Italia, accusato di aver determinato il fallimento della società di cui è stato per lunghi anni il legale rappresentante, la Hotel Centrale srl, proprietaria dell’omonimo complesso alberghiero sito nel centro di Cosenza, facente parte della catena alberghiera internazionale con marchio Best Western.  Un complesso alberghiero di sei piani e oltre duecento posti letto nel centro di Cosenza con decine di dipendenti. La società di Barile aveva tentato il concordato preventivo ma in poco tempo è stata dichiarata fallita. Sono occorsi anni di indagini e di udienze dinanzi al Tribunale di Cosenza per ricostruire le dinamiche societarie, i pagamenti e i finanziamenti, per alcuni milioni di euro, erogati dalla Regione Calabria a Domenico Barile quale amministratore unico della società Hotel Centrale.  Nel processo – riporta ancora la nota –  sono stati sentiti numerosi testimoni, tra cui  la curatrice fallimentare dott.ssa Longo, il curatore giudiziario  Pandolfi e gli Ufficiali della Guardia di Finanza che hanno setacciato tutti i movimenti bancari e fiscali di Domenico Barile e della società Hotel Centrale.  Il Tribunale, all’esito dell’istruttoria, ha ritenuto accertata la responsabilità penale per il solo amministratore succeduto a Domenico Barile, Giovanni Franchino, che è stato condannato, con pena sospesa, per il reato di bancarotta documentale.  Domenico Barile, difeso dall’avvocato Roberto Le Pera, è stato assolto dai fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale con la formula perché il fatto non sussiste”.

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