CATANZARO Una requisitoria di quattro ore nel corso della quale il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Paolo Sirleo, ha percorso i molteplici aspetti che caratterizzano il procedimento “Basso Profilo” la cui istruttoria è stata incardinata davanti al tribunale collegiale di Catanzaro. Un procedimento incentrato sugli intrecci illeciti tra le cosche crotonesi e il mondo dell’imprenditoria. Dominante in questa indagine è la figura dell’imprenditore Antonio Gallo che Sirleo non esita a definire “soggetto servente alle cosche”, un uomo che ha costruito un sistema di società cartiere, ossia esistenti solo sulla carta, il cui unico scopo era quello di “produrre fatture”. Tutti i collaboratori di giustizia sentiti durante il processo, appartenenti a ‘ndrine diverse, hanno sostenuto, dice l’accusa, che Gallo avesse il beneplacito delle cosche per agire nei suoi affari illeciti. Secondo il pm, benché non avesse ricevuto battezzi di’ ndrangheta, Gallo era “compenetrato dalla logica di appartenenza”. Di più. “Tutti i collaboratori – afferma Sirleo – ci dicono che gli odierni imputati non erano battezzati. Si parla di imprenditori. Soggetti che si mettono a disposizione”. Sono molteplici le cosche crotonesi che irrompono in questa indagine: i Megna di Papanice, Trapasso di San Leonardo di Cutro, Arena di Isola Capo Rizzuto, i clan di Cirò Marina, la casa-madre dei Grande Aracri. L’associazione mafiosa riguarda solo poche posizioni – fa notare il pm – ma allo stesso tempo compenetra tematiche importanti come la Pubblica amministrazione e le discipline fiscali. Non è un caso che il reato di associazione a delinquere semplice sia aggravata dal metodo mafioso.
Il pm ha chiesto 30 anni di reclusione per Antonio Gallo (accusato, tra le altre cose, di associazione mafiosa, poiché nella sua qualità di imprenditore, fungeva da riferimento operativo delle organizzazioni ‘ndranghetistiche insistenti nell’area geografica di Sellia Marina, Catanzaro, Botricello, Mesoraca, Roccabemarda, Cutro e Ciro marina), 7 anni per l’ex presidente dei giovani industriali di Crotone Glenda Giglio (concorso esterno in associazione per delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso e varie ipotesi di trasferimento fraudolento di valori aggravate dal metodo mafioso), 15 anni per Ercole D’Alessandro (all’epoca dei fatti luogotenente della Guardia di finanza, in servizio presso il Nucleo di polizia economico finanziario, Gico – sezione Goa di Catanzaro, accusato di associazione per delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso, corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a un sistema informatico, false attestazioni o certificazioni, truffa militare), 9 anni per il figlio Luciano D’Alessandro, 9 anni per l’ex consigliere comunale di Catanzaro Tommaso Brutto e 7 anni per il figlio ed ex consigliere di Simeri Crichi Saverio Brutto (padre e figlio sono accusati di associazione per delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio; corruzione, scambio elettorale politico mafioso); 24 anni per Umberto Gigliotta (accusato di associazione per delinquere semplice aggravata dal metodo mafioso in veste di promotore poiché quale rappresentante legale di diverse società, creava società fittizie, acquisiva beni di lusso, a mezzo prestanome, attraverso finanziamenti che non venivano onorati); 4 anni e 3 mesi la gastroenterologa Hodette Hasaj (accusata di diverse ipotesi di accesso abusivo a un sistema informatico).
Enrik Baci, 7 anni
Antonio Santo Bagnato, 10 anni
Elena Banu, 4 anni
Tommaso Brutto, 9 anni
Saverio Brutto, 7 anni
Maria Rosaria Caliò, 2 anni e 6 mesi
Eliodoro Carduccelli, 15 anni
Ilenzia Cerenzia, 2 anni e 6 mesi
Nicola Cirillo, 7 anni
Ercole D’Alessandro, 15 anni
Luciano D’Alessandro, 9 anni
Vincenzo De Luca, 13 anni
Antonella Drosi, 5 anni
Valerio Antonio Drosi, 4 anni
Mario Esposito, 4 anni
Santo Faldella, 4 anni
Antonello Formica, mesi 4
Antonio Gallo, 30 anni
Francesco Gallo, 4 anni
Glenda Giglio, 7 anni
Umberto Gigliotta, 24 anni
Odeta Hasaj, 4 e 3 mesi
Giuseppe Lamanna, 4 anni
Andrea Leone, 21 anni
Francesco Le Rose, 9 anni
Roberto Mari, mesi 4
Ieso Marinaro, 3 anni
Giovanni Mazzei, 6 anni
Antonio Melino, 4 anni
Liberato Giuseppe Paciullo, 3 anni
Daniela Paonessa, 3 anni
Rositsa Pazieva, 2 anni
Raffaele Posca, 6 anni
Andrea Rosa, 4 anni e 4 mesi
Umberto Rotundo, 2 anni
Rolando Russo 3 anni e 6 mesi
Giovanni Lorenzo Servidio, 2 anni e 10 giorni
Maurizio Silipo, 2 anni e 2 mesi
Maria Teresa Sinopoli, 6 anni e 4 mesi
Giorgia Sollecchia, Assoluzione
Tommaso Stranges, 2 anni
Rosa Talarico, 6 anni
Matteo Tarantino, 2 anni e 4 mesi
Luca Torcia, un anno e 6 mesi
Rosa Torcia, 2 anni e 6 mesi
Alberto Zavatta, 3 anni
Claudio Zavatta, 3 anni.
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