VIBO VALENTIA «L’indagine “Carthago-Maestrale” ha svelato l’esistenza di un vero e proprio “cartello” della ‘ndrangheta sul pane. Hanno imposto il prezzo minimo per la vendita di un bene di prima necessità come il pane, annullando la concorrenza fra i fornitori e i rivenditori. Imponendo ovunque lo stesso prezzo, vietando la possibilità di vendita a costo inferiore, concretamente il prelievo forzoso è stato fatto dalle tasche della gente comune che, ignara e trattandosi di un bene essenziale, lo ha acquistato e continua ad acquistarlo a queste condizioni. Così, senza accorgersene il pizzo lo pagano tutti, poco, ma lo pagano tutti». Così, in una nota, il testimone di giustizia Pino Masciari commenta quanto emerso nell’inchiesta della Dda di Catanzaro sulle cosche del Vibonese (ve lo abbiamo raccontato qui).
«A questo punto arriva il potere della ‘ndrangheta – dice Masciari –. Non c’è settore dell’economia che può dirsi immune dal suo ricatto, impone le sue leggi in ogni ambito. È il suo modo per marcare il territorio e se ha toccato anche il pane, se è arrivata finanche a questo punto, non c’è dubbio che il suo controllo si estenda ovunque. È bene ricordarselo: la criminalità organizzata avvelena tutto, anche ciò che non vediamo o di cui non ci accorgiamo. Tutti paghiamo di più per qualcosa che, se fosse realizzato in un mercato onesto, trasparente, sarebbe di migliore qualità e costerebbe meno! Per questo, chi combatte contro la mafia non lo fa mai solo per difendere i propri interessi, lo fa per il bene di tutti, per difendere un valore sacro: la libertà di lavorare, di progredire, di costruirsi un futuro, di migliorare le proprie e le altrui condizioni di vita».
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