«In Italia nel 2022 si registrano appena 3,4 Gw di nuovo installato da fonti rinnovabili per un totale di 206.600 impianti installati, di cui 206.167 di solare fotovoltaico, 215 eolico, 145 idroelettrico e 73 bioenergie. Per un totale complessivo di 1,3 milioni di impianti. Un passo avanti rispetto agli anni passati (nel 2021 di 1,35 Gw), ma una crescita lenta e numeri ancora troppo lontani dalla media annuale europea per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, classifica che vede l’Italia drasticamente al 22° posto. Considerando, infatti, la media delle installazioni degli ultimi 3 anni,nel 2030 l’Italia riuscirà a raggiungere solo il 25% degli obiettivi climatici in tema di sviluppo delle fonti rinnovabili, centrando l’obiettivo di 85 Gw di nuova capacità non prima di 40 anni. Sempre nel 2022, cala ai livelli registrati nel 2012, la copertura da fonti rinnovabili rispetto ai consumi elettrici complessivi, pari al 31%. Una conseguenza della siccità che sta colpendo il nostro Paese e che ha portato ad una riduzione nella produzione da idroelettrico del 37,7% rispetto al 2021». Questa, in estrema sintesi, la fotografia della XVII edizione del Rapporto “Comuni Rinnovabili” di Legambiente, che quest’anno si focalizza sulla denuncia del blocco delle fonti rinnovabili, «sotto scacco – spiega Legambiente – delle norme obsolete e frammentate, della lentezza degli iter autorizzativi e delle lungaggini burocratiche di Regioni e Soprintendenze ai beni culturali».
«In Calabria – si legge nel rapporto – sono presenti 2.817 Mw di potenza installata da fonti rinnovabili nel 2022, con oltre 35 mila impianti presenti nel territorio regionale. Rispetto all’anno precedente sono stati installati 52 Mw di nuova potenza rinnovabile elettrica di cui l’83% è caratterizzato fotovoltaico, seguito poi dall’eolico. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 2021 è di 5.239 Gwh pari al 33% del totale dell’energia elettrica prodotta sul territorio regionale Entrando nel dettaglio dei territori, in tutti i 404 Comuni calabresi è presente almeno un impianto fotovoltaico che sia su edifici residenziali o aziendali, sui tetti di enti pubblici o privati, sospesi o a terra. Sono invece 91 i Comuni in cui è presente almeno un impianto di eolico, tra grande e minieolico, 42 i Comuni in cui è presente il mini-idroelettrico. Infine, sono 28 i Comuni in cui è presente almeno un impianto da bioenergie, che sia da biomasse solide, liquide o gassose per la produzione non solo di energia elettrica ma anche termica. Interessante anche il dato dei Comuni che possiamo de nire 100% rinnovabili elettrici che nel 2022 sono 106, pari 26,2% del totale di quelli presenti nella Regione». «I dati ci raccontano di una progressiva e costante crescita delle installazioni di impianti di energia rinnovabile sul territorio calabrese – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria. – Si tratta di numeri importanti, ma ancora insufficienti visto l’elevato potenziale complessivo della nostra regione. Anche in Calabria, affrontare la crisi climatica significa combattere la crisi energetica e creare a livello territoriale occasioni di sviluppo economico e sociale. I prossimi anni dovranno essere caratterizzati da importanti installazioni da fonti rinnovabili, realizzati con procedure certe, trasparenti e sostenibili e con i dovuti controlli: dai grandi impianti alle comunità energetiche che rappresentano un elemento importante contribuendo anche a limitare la povertà energetica. In Calabria occorre sviluppare il fotovoltaico sui tetti e sulle aree compromesse (discariche, cave, etc), il moderno agrivoltaico, l’eolico a terra e offshore, ed ancora la produzione di biogas e biometano e l’idrogeno verde. L’Amministrazione regionale va, invece, nella direzione sbagliata quando insiste nel progetto di costruzione del rigassificatore di Gioia Tauro. Sui temi energetici si decide il futuro: percorrere con decisione la strada delle rinnovabili è l’unico modo per uscire dalla crisi creando occasioni di lavoro ed allo stesso tempo tutelando l’ambiente e la salute».
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