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la manifestazione

Cosenza, in cinquemila al corteo contro l’autonomia differenziata – FOTO E VIDEO

Il ritrovo dei manifestanti a piazza Loreto. Presenti sindacati, esponenti politici, cittadini. Il coro è unanime: «Ritirate il ddl Calderoli»

Pubblicato il: 10/06/2023 – 10:50
di Fabio Benincasa
Cosenza, in cinquemila al corteo contro l’autonomia differenziata – FOTO E VIDEO

COSENZA Sono circa cinquemila i partecipanti oltre a circa 60 amministrazioni comunali, decine di associazioni, esponenti politici e personaggi pubblici che hanno aderito alla manifestazione indetta da Cgil Cosenza, Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno e Coordinamento Democrazia Costituzionale contro l’autonomia differenziata. Dopo il raduno in Piazza Loreto a Cosenza, i manifestanti sfileranno in corteo per le vie della città dei bruzi fino a raggiungere via Tocci. Alla manifestazione ha aderito anche la Uil. «La Calabria risponde al chiaro tentativo di questo governo di dividere il Paese e relegare il Sud ai margini – dicono i sindacalisti – il Sud ha bisogno di investimenti, lavoro, buona sanità, istruzione, legalità, non di essere messo da parte».
I manifestanti dicono no alle misure normative del governo Meloni sull’autonomia regionale differenziata che, se realizzate, «avranno ricadute drammatiche e certamente peggiorative delle diseguaglianze sociali e territoriali in essere, specialmente sui territori meridionali già da tempo colpiti da fenomeni di impoverimento, degrado e spopolamento». L’obiettivo è duplice: mandare un messaggio alle istituzioni politiche per ritirare il “ddl Calderoli” e sostenere l’approvazione della Legge d’Iniziativa Popolare che interviene sul vero cuore del problema dell’Italia. In piazza, qualcuno definisce l’autonomia una «secessione dei ricchi». E a guidare il coro dei manifestanti è presente anche il vescovo di Cosenza, monsignor Giovanni Checchinato.

Il palco della manifestazione

Le priorità dei sindacati

«Un rinnovato ruolo dello Stato, la revisione del “regionalismo” ed il rafforzamento istituzionale della rete dei Comuni e delle amministrazioni Locali; il rafforzamento e la perequazione della spesa sociale in sanità, nell’istruzione, nei servizi sociali, nelle infrastrutture e per l’ambiente; la difesa ed il rafforzamento dell’istruzione e della Scuola Pubblica, fondamento della cittadinanza attiva; il rafforzamento e la difesa della Salute; il potenziamento, la manutenzione e la gestione delle reti infrastrutturali per le comunicazioni (fisiche e digitali); le politiche ad hoc per l’occupazione, per i servizi pubblici, per combattere lo spopolamento e l’abbandono delle Aree Interne e favorire la “restanza” delle comunità rurali». Sono queste, in estrema sintesi, le priorità individuate e rivendicate dai sindacati. Che fanno «appello alla sensibilità di tutte le cittadine e di tutti i cittadini, alle lavoratrici ed ai lavoratori, le studentesse e gli studenti, le pensionate ed i pensionati, le giovani ed i giovani disoccupate e disoccupati per la massima partecipazione». (redazione@corrierecal.it)

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