CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo le tesi difensive presentate dagli avvocati, ha annullato la misura cautelare della detezione in carcere per Rocco Iannello (cl. ’75) e Domenico Iannello (cl. ’77), difesi dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Mauro Lanzo, Antonio Galati (cl. ’77), difeso da Giuseppe Di Renzo e Marianna Zampogna e per Francesco Rombolà (cl. ’76), anche lui difeso dall’avvocato Di Renzo e Gregorio Morelli. I giudici hanno annullato per Domenico Galati la misura in relazione alla tentata estorsione aggravata (capo 8) sostituendo la misura in carcere con quella degli arresti domiciliari (avvocati Giuseppe Di Renzo e Marianna Zampogna). Totalmente liberi anche Leonardo Domenico Vacatello e Rodolfo Vacatello, sottoposti a misura cautelare degli arresti domiciliari (difesi dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Serena Azzarito) con trasmissione degli atti alla Procura ordinaria, avendo il tribunale accolto l’eccezione di incompetenza funzionale del gip distrettuale considerata l’esclusione dell’aggravante dell’associazione mafiosa. Tutti gli indagati sono finiti al centro dell’inchiesta “Maestrale-Carthago” della Dda di Catanzaro che, nei giorni scorsi, ha portato all’esecuzione della misura del carcere per 51 persone e i domiciliari per altri 7. (Gi. Cu.)
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