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Chiusura strada Jonio-Tirreno, Mantegna: «A rischio paralisi la Locride per quasi un anno»

Il consigliere metropolitano: «A breve un altro incontro con Anas e Regione. Non possiamo permetterci una chiusura totale»

Pubblicato il: 05/07/2023 – 19:35
Chiusura strada Jonio-Tirreno, Mantegna: «A rischio paralisi la Locride per quasi un anno»

REGGIO CALABRIA «Abbiamo avuto già un incontro settimana scorsa in Regione Calabria e ne avremo un altro fra qualche giorno, purtroppo la situazione non è bella per il comprensorio della Locride». Così ai microfoni del Corriere della Calabria il consigliere della Città Metropolitana Domenico Mantegna sulla chiusura totale della Strada 682 “Jonio-Tirreno”, l’arteria che collega la parte Jonica con quella Tirrenica nel Reggino. Una chiusura – ritenuta necessaria dall’Anas per via di interventi da effettuare – che è stata momentaneamente scongiurata nei mesi estivi, ma che di fatto è solo rimandata. 

Interventi per 60 milioni di euro

«I vertici Anas – spiega Mantegna – ci hanno annunciato che c’è un importante finanziamento che ammonta quasi a 60 milioni, che devono essere investiti sul tratto più lungo della Limina, per una galleria di 3 chilometri. E, ahimè, non è tecnicamente possibile, come noi chiedevamo, fare un senso alternato oppure una chiusura totale solo durante le ore notturne. I vertici Anas ribadiscono la necessità di chiuderla completamente h24. Noi ci teniamo ovviamente alla sicurezza stradale e alla sicurezza di tutti i cittadini che attraversano il versante, che è di vitale importanza da tutti i punti di vista, non solo economici e sociali, ma pensiamo anche all’ospedale di Locri che dialoga costantemente con l’ospedale di Polistena per una serie di emergenze».

«Paralizzato un intero comprensorio di quasi 200 mila abitanti»

La chiusura della strada, aggiunge il consigliere metropolitano, «va a compromettere un po’ tutto, perché tutto il traffico si andrà a riversare sulla strada Provinciale 5, che comunque non è nelle condizioni di poter garantire un percorso fluido. Siamo preoccupati, in questo nuovo incontro che faremo fra una settimana cercheremo di insistere perché riteniamo che la possibilità di una chiusura solo notturna, oppure a senso alternato, si possa fare, si deve fare perché non ci possiamo permettere di lasciare chiuso, e quindi praticamente paralizzato un intero comprensorio di quasi 200 mila abitanti come la Locride per quasi un anno». (m.r.)

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