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Sfida Riformista, prima uscita pubblica a Cosenza

All’assemblea hanno partecipato diversi esponenti del Pd e del centrosinistra della provincia bruzia

Pubblicato il: 02/08/2023 – 15:34
Sfida Riformista, prima uscita pubblica a Cosenza

COSENZA Si è svolta lunedì scorso, in un noto albergo di Cosenza, la prima uscita pubblica del coordinamento politico “Sfida Riformista-per un Pd vincente e convincente”. La manifestazione dal titolo “Il fallimento della politica: la crisi dei partiti in Italia” è stata organizzata dai promotori del coordinamento Antonio Palermo, Giacomo Mancini, Giuseppe Rizzo, Saverio Greco, Francesco Meringolo e Clelio Gelsomino ed ha visto la partecipazione di numerosi dirigenti e simpatizzanti del Partito Democratico.
I lavori sono stati introdotti da Antonio Palermo, il quale ha descritto la mission e le finalità politiche di Sfida Riformista, ponendo l’accento sulla necessità di alimentare periodicamente un dibattitto che risulta, oggi, essere asfittico.
Protagonista della manifestazione è stato il professor Gianluca Passarelli, docente di scienza politica presso la Sapienza Università di Roma. Passarelli ha evidenziato, inizialmente, come il tema della crisi politica è connesso alla buona politica e alla buona classe politica che, a sua volta, è legato al buon governo.
Dopo aver tracciato un interessante excursus storico e filosofico sul cosiddetto buon governo, il professor Passarelli ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra politica e cittadini. Ha evidenziato che i partiti sono forti e non in crisi; che risultano arroccati attorno a degli avamposti ma sono meno legittimi e legittimati.
I partiti sono semmai in crisi sul concetto di responsabilità, ha sottolineato Passarelli, rimarcando la necessità da parte della classe politica di ascoltare i cittadini e di tenere conto delle loro esigenze. Inoltre, facendo riferimento alla vicenda delle dimissioni del premier finlandese, Sanna Marin, il professor Passarelli ha affermato che in Italia c’è un livello di accettabilità molto basso.
Infatti, l’ex premier finlandese si è dovuta difendere solo perché immortalata mentre ballava mentre in Italia sono successi fatti ben più eclatanti, sui quali l’opinione pubblica ha quasi sorvolato. Importante anche il ruolo dell’opposizione che, a detta di Passarelli, deve saper contrastare e negoziare, in maniera trasparente e nobile.
All’assemblea pubblica hanno partecipato importanti esponenti del PD e del centrosinistra come Maria Locanto, Mimmo Bevacqua, Sandro Principe e Gianni Papasso. Dopo l’ampia e ottima relazione del prof. Passarelli, si è aperto il dibattito nel quale sono intervenuti simpatizzanti (Gaudio, Alimena, Cozza, Straticò e Rosa Principe), alcuni fondatori di Sfida Riformista come Giacomo Mancini e Francesco Meringolo ed esponenti di punta del PD e del centrosinistra cosentino come Mimmo Bevacqua e Sandro Principe. Il capogruppo in Consiglio Regionale, dopo i ringraziamenti di rito e il personale plauso all’iniziativa, in sintesi ha affermato che sul tema della città unica e sul nuovo ospedale si misurerà la capacità di guardare al futuro e di recuperare lo spirito riformista che oggi manca alla politica e al PD.
A seguire Sandro Principe ha inizialmente focalizzato l’attenzione sul termine riformista, che, a suo parere, oggi è abusato da tutti. Ha affermato che una legge riformista è una legge che modifica l’ordinamento preesistente per tutelare i diritti dei più deboli e che la forza dei partiti è oggi una debolezza della democrazia. Ha, inoltre, aggiunto come la sinistra post comunista ha scelto di sposare la globalizzazione e il neoliberismo abbandonando il welfare e quindi i suoi punti di riferimento storici.
Per questo, ha affermato Principe, la sinistra ha perduto la questione sociale. E, chiosa finale, un partito riformista esiste se avvicina i più deboli all’uguaglianza sociale, occupando uno spazio rimasto vuoto in Italia innervando i valori di sinistra nella società. Giacomo Mancini ha invece inteso sottolineare, nel suo intervento, che senza una visione di società e di comunità che punti con determinazione e coraggio a sconfiggere le disuguaglianze che creano distanze incolmabili tra ceti sociali e tra aree diverse del paese, e senza una nuova connessione sentimentale con i cittadini che sappia scaldare il cuore e convincere la testa degli elettori, sarà difficile recuperare la fiducia di italiani, calabresi e cosentini.
Le conclusioni sono state affidate al professor Passarelli. I promotori di Sfida Riformista hanno annunciato che alla ripresa delle attività, dopo la pausa estiva, si organizzeranno altri momenti di incontro e confronto.

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