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Lamezia, il “ghetto” rom resiste, le soluzioni «spariscono nel nulla»

Il segretario cittadino del Pd ritorna sulle promesse «urlate» dall’amministrazione Mascaro e mai mantenute

Pubblicato il: 02/09/2023 – 11:57
Lamezia, il “ghetto” rom resiste, le soluzioni «spariscono nel nulla»

LAMEZIA TERME «Ai consiglieri comunali Gallo e Lorena di Fdi chiedo se il problema del “ghetto” rom di Scordovillo possa essere risolto dalla politica cittadina, facendo a gara a chi ha fatto meno o se, invece, sia utile che loro guardino alla luna (ovvero: casa, lavoro, servizi sanitari, sociali e scolastici negati a centinaia di nostri concittadini ghettizzati) o al mio dito che indica come questi problemi siano tutti ancora lì e sempre più incancreniti, nonostante le due consiliature di un sindaco che aveva urlato nelle piazze la promessa di risolvere tutto in 100 giorni, giusto il tempo di sgombrare il campo di Scordovillo.
Sarebbe utile sapere cosa ha da dire in proposito soprattutto il consigliere Lorena, che di quelle fantasmagoriche promesse è stato corifeo e vessillifero nell’ultima campagna elettorale amministrativa, allorquando si candidò con entusiasmo nella lista “maskerota” e fintamente civica di “Lamezia Futura” per poi accasarsi, poco dopo, nell’arrembante FdI». Parte sul tema del campo rom di Scordovillo una nota del segretario cittadino del Pd Gennarino Masi.
«E ad entrambi questi due consiglieri affratellati – prosegue Masi – ricordiamo che questo loro partito negli ultimi 20 anni è stato forza di governo sia nazionale, che regionale e cittadino, ma che non risultano iniziative da esso intraprese per risolvere il problema “Scordovillo”. E ricordiamo anche, per la verità storica, che la loro presunta opposizione è stata sempre silente, se non, guarda caso, corriva, rispetto alle tante nostre gravi denunce sulle pratiche più importanti della città (ex cantina sociale di Sambiase, Psc, appalto dell’illuminazione pubblica, beni culturali, sanità, ecc.). Rispetto a tutto ciò, loro cosa hanno prodotto? E sui rilievi da noi mossi, cosa dicono? Provino ad uscire dal letargo e dimostrino agli elettori di saper svolgere la propria funzione. In ogni caso, non si comprende cosa impedisca a FdI, partito di governo nazionale, regionale e di fatto anche comunale – visto che Lorena è, comunque, tuttora consigliere di maggioranza e Gallo ha scelto o gli è stato imposto di essere subalterno all’amministrazione Mascaro – di risolvere o far risolvere, una volta per tutte, “la questione rom”. Riprendano in mano il cronoprogramma “maskeroto” dei 100 giorni: il contributo straordinario di euro 500mila euro promesso dal ministero dell’Interno il 7 settembre del 2021 per il recupero ambientale del campo rom e l’integrazione sociale, gli annunci anche allora urlati da Mascaro di interventi per inclusione sociale, contrasto alla dispersione scolastica, realizzazione di impianto di video sorveglianza e rimozione delle discariche abusive di rifiuti, nonché i suoi precedenti e urlati annunci. del 2017 e del 2019 e quello del 9 luglio 2022 su un finanziamento di otto milioni di euro per la bonifica del suolo del campo rom di Scordovillo.  Carne al fuoco ne avrebbero tanta, mentre sembrano aspettare, come manna dal cielo, l’ennesimo incendio con fumi tossici a Scordovillo per potersi scagliare coi soliti toni dal vago sapore razzistico contro gli abusi e gli scempi perpetrati da chi, in quel ghetto che loro non hanno mosso un dito per fare scomparire, è riuscito ad imporre la mano del più forte e del più violento, senza porsi il problema che ghetto e fumi tossici comportano anche per quei concittadini condizioni igienico-sanitari devastanti per la salute degli stessi bambini e adolescenti rom, gravi patologie come tifo, rachitismo, meningite, epatite virale e parassitosi di estrema gravità, ghettizzazione degli alunni in classi differenziali. E così cincischiano, insieme ai loro compari di merende politiche, su “piani studiati nei minimi dettagli” che di lì a poco immancabilmente spariscono nel nulla».

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