«Il terrore domestico»
È vero che gli scarafaggi americani sono di una razza inferiore, ma anche i sacerdoti di questo paese sono di seconda scelta

«Il popolo dei vacanzieri, di ritorno dalle ferie, nei conversari con gli amici, racconta le peripezie patite durante l’estate. Una su tutte. L’incontro (che schifo!) con la “supella longipalpa”, ovvero la blatta dei mobili.
Gli egizi credevano che lo scarabeo della specie “stercorario” potesse rigenerarsi dalla palla di sterco che l’insetto fa rotolare davanti a sé. Lo scarafaggio sacro dell’antico Egitto, imparentato con il nostro comune stercorario. Si credeva fosse il simbolo dell’immortalità, per ragioni che solo Dio conosceva al momento di conferirgli tale singolare distinzione. L’abitudine di depositare le uova in una pallina di sterco può avergli procurato la benevolenza dei sacerdoti, e potrà forse un giorno valergli anche la nostra ammirazione. È vero che gli scarafaggi americani sono di una razza inferiore, ma anche i sacerdoti di questo paese sono di seconda scelta.
Diceva Paolo Rossi nei suoi sketch: “Per noi scarafaggi il terrore viene dall’alto. Posso riconoscere a distanza lo scricchiolio assassino di una Timberland. Noi possiamo morire di molte morti: la morte ecologica, ma sicura, del vero cuoio, la fine dolce, ma inesorabile delle espadrillas, la fine esotica di un sandalo cinese, la fine traumatica di un doposci”».
*giornalista