RENDE Venerdì mattina, la ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, sarà all’Unical per l’inaugurazione dell’anno accademico. «La sua presenza, – viene riportato in un comunicato di Aula Studio Liberata, Fronte della Gioventù Comunista Cosenza, La Base Cosenza – atta a valorizzare le eccellenze del nostro sistema universitario, stride con quello che centinaia di migliaia di persone sono costrette a subire in Calabria. Secondo l’Istat, nel 2022, sono state 420 mila le persone che hanno spostato la residenza dalla nostra regione a un comune del nord Italia, un dato che comunque non tiene conto degli emigranti che non hanno formalizzato il trasferimento di domicilio. Le ragioni di questa emorragia sono sempre le stesse dai primi anni ‘50, periodo in cui la popolazione calabrese è progressivamente diminuita fino ad oggi: povertà, precarietà, assenza di servizi e di opportunità di crescita. Oggi, le misure varate da questo Governo, di cui la ministra Bernini è un’importante esponente, hanno come obiettivo quello di impoverire ulteriormente il nostro territorio, rendendolo un luogo dove disporre di un esercito di precari e poveri da sfruttare per poche centinaia di euro. L’abolizione del reddito di cittadinanza e l’autonomia differenziata sono soltanto una parte delle azioni intraprese dal Governo Meloni per favorire l’emigrazione, il lavoro nero, lo sfruttamento delle persone e del territorio. Venerdì – prosegue la nota – la ministra Bernini parlerà di merito e di diritto allo studio, due parole che offendono i tanti studenti che faticano a conciliare l’impegno universitario con le condizioni di povertà in cui si trovano. La realtà è fatta di prezzi per gli affitti inaccessibili, sui quali i privati speculano indisturbati, di trasporti inesistenti o fortemente depotenziati che non permettono la frequenza assidua alle lezioni. La realtà è fatta di migliaia di studenti che mentre studiano sono costretti ad accettare lavoretti a poche centinaia di euro al mese con cui è difficile persino fare la spesa. La ministra Bernini parlerà inoltre di futuro, ma certamente non di quello negato agli studenti e a chi oggi non ha più un reddito su cui fare affidamento. Il futuro che questo Governo ha in serbo per la Calabria non è un piano serio e lungimirante per la creazione di posti di lavoro, ma è lo spopolamento, l’indebitamento, la disperazione e la desertificazione, la crescita del tasso di emigrazione, la speculazione turistica per un mese all’anno, la distruzione del welfare. A proposito di futuro, nella mattinata di venerdì, nemmeno a farlo apposta, grazie alla lectio magistralis del professor Georg Gottlob, si parlerà di intelligenza artificiale, ma senza affrontare la perdita di posti di lavoro come conseguenza della progressiva automazione. In questo contesto, senza un reddito di base universale, la forbice tra ricchissimi e poverissimi è destinata ad ampliarsi inesorabilmente. Contesteremo questo alla ministra Bernini: la colpevolezza del suo Governo di aver intenzionalmente lasciato indietro chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, chi, nonostante i sacrifici, non riesce a garantire un futuro brillante ai propri figli, chi non vuole abbandonare la propria terra e chi lo ha fatto per uno stipendio con cui non riesce nemmeno a pagare l’affitto, chi non riesce a vedere i propri diritti garantiti, come quello alla salute e allo studio. Non accettiamo passerelle da chi odia i poveri e rappresenta e tutela gli interessi di pochi. L’appuntamento per la manifestazione – si legge infine nota – è per venerdì 15 settembre ore 9:00 alle Pensiline dell’autobus all’Unical, poi ci muoveremo in corteo sul ponte carrabile fino all’altezza dell’Aula Magna».
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