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Nuova mega discarica a Crotone, i democrat si schierano decisamente contro

Alla festa de “L’Unità” Alecci annuncia che chiederà una seduta del Consiglio regionale sul progetto. Ancora in silenzio il sindaco Voce

Pubblicato il: 16/09/2023 – 11:02
di Gaetano Megna
Nuova mega discarica a Crotone, i democrat si schierano decisamente contro

CROTONE Il consigliere regionale Ernesto Alecci chiederà la convocazione di una apposita seduta del consiglio regionale della Calabria per discutere del progetto che prevede la realizzazione di una mega discarica per rifiuti speciali (pericolosi e non) a ridosso del centro abitato di Crotone, in località Giammiglione. Lo ha detto ieri il consigliere regionale dem, a margine della festa provinciale de l’Unità della provincia pitagorica.
Il Partito democratico, quindi, non vuole che si realizzi la nuova discarica proposta dall’imprenditore abruzzese Guglielmo Maio, che dovrebbe avere una capacità di abbancamento di 4.200.000 metri cubi, distribuiti su un’area di circa 400.000 metri quadrati. Nei giorni scorsi il Pd provinciale e quello regionale avevano tenuto una conferenza stampa per annunciare l’avvio della battaglia contro l’impianto di rifiuti proposto da Maio che, una volta realizzato, determinerebbe la definitiva classificazione del territorio crotonese a luogo destinato esclusivamente a discariche. Diventerebbe il mondezzaio della Calabria ed è questo che il Pd vorrebbe evitare, contrastando la realizzazione del nuovo impianto di monnezza a Giammiglione.
Crotone ha già altri impianti che lavorano o smaltiscono rifiuti: Columbra è una mega discarica con due linee di produzione (rifiuti solidi urbani e tossici e pericolosi); c’è la vecchia discarica di proprietà del Comune in località Farina, che rappresenta una bomba ecologica e di cui si dice sempre che deve essere bonificata e i lavori non iniziano mai; c’è la discarica della “Passeggiata degli innamorati” costruita dall’Eni sul mare per smaltire un milione di tonnellate di veleni; c’è il termovalorizzatore nell’area industriale, che incenerisce rifiuti ospedalieri.
L’impianto è stato costruito dai fratelli Vrenna e recentemente venduto ad A2A (la nuova proprietà ha chiesto di triplicare la capacità di trattamento); ci sono le centrali elettriche (biomasse e turbogas). Tutti questi impianti sono stati localizzati intorno a Crotone e sembra chiudere la città in una morsa che si fa sempre più stringente.
La realizzazione del nuovo impianto a Giammiglione esaurisce lo spazio che circonda Crotone per cui non ci sarebbero punti di confine della città da utilizzare per altri scopi. Sempre ieri, a margine della festa de l’Unità, il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Andrea Devona, ha detto che metterà in moto una serie di attività politiche per coinvolgere il sindaco di Crotone, Vicenzo Voce.
Il primo cittadino della città pitagorica che, nel passato, si è caratterizzato per le battaglie ambientali si è chiuso in un mutismo incomprensibile. Non dice una parola sulle questioni ambientali che riguardano la bonifica ed è muto sul progetto proposto da Maio. Le sue rimostranze le fa presenti solo nelle riunioni ufficiali (conferenze dei servizi). I verbali dicono che Voce è contrario e, poi, si chiude nel mutismo che non aiuta la città a difendersi da questi attacchi. (redazione@corrierecal.it)

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