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Regione, “riappare” la Quinta commissione: giovedì la prima seduta del 2023

Convocato l’organismo consiliare che da sempre è un “oggetto misterioso”. Ma in vista c’è una complessiva riorganizzazione di Palazzo Campanella

Pubblicato il: 23/09/2023 – 9:03
Regione, “riappare” la Quinta commissione: giovedì la prima seduta del 2023

REGGIO CALABRIA Una prova di esistenza in vita… Dopo una lunghissima pausa, torna a riunirsi la Quinta Commissione Riforme del Consiglio regionale. La prossima seduta dell’organismo consiliare presieduto da Giuseppe Mattiani (Forza Italia) è stata convocata per giovedì 28 settembre: si tratta in realtà della prima seduta dell’anno, per questa Commissione che da quando è nata è francamente un “oggetto misterioso”, nel senso che stenta a ritagliarsi un ruolo particolarmente incisivo. E’ stato così nelle precedenti due legislature ed è stato così anche in questa legislatura: la “Quinta” non decolla, e non decolla essenzialmente per la vaghezza  delle sue competenze, che in gran parte sono assorbite da altre commissioni, soprattutto dalla prima, la Commissione Affari istituzionali e generali del Consiglio regionale.
Un ritmo lentissimo, cadenzato nel 2022 da sette sedute, tutte tra l’altro caratterizzate da una durata minima, e da zero sedute nel 2023. Giovedì la Quinta riappare, con un unico ordine del giorno, una proposta di modifica del regolamento del Consiglio regionale a firma dello stesso Mattiani, finalizzata a «definire con maggiore chiarezza taluni aspetti regolativi che afferiscono alle fasi del procedimento legislativo nonché a colmare alcuni vuoti regolamentari riscontrati nel corso dell’analisi del testo vigente, per rendere più agevole, trasparente e funzionale l’autonomia organizzativa dell’organo legislativo regionale», si legge (in pratica si prevede di definire più puntualmente l’aspetto delle incompatibilità dei consiglieri regionali e di stabilire che «l’opzione esercitata dal consigliere regionale per l’incarico ritenuto incompatibile equivale a dimissioni, delle quali l’assemblea prende atto per poi procedere alla relativa surroga»).
Non è escluso peraltro che si tratti dell’ultima seduta della Quinta per come oggi è configurata. Infatti, da quanto si apprende da fonti della maggioranza di centrodestra è in via di elaborazione un testo che rivedrà complessivamente l’assetto delle Commissioni del Consiglio regionale, e questa rivisitazione partirebbe proprio da una diversa definizione del perimetro delle competenze della “Quinta”, che non si chiamerebbe più Riforme ma si occuperebbe anche di materie al momento appannaggio di altre Commissioni (essenzialmente della “Terza” e della “Sesta”): verosimilmente alla “nuova” Quinta Commissione saranno assegnate l’istruzione e le politiche giovanili.
Il testo – spiegano sempre dalla maggioranza – dovrebbe avere l’adesione anche delle opposizioni. (c. a.)

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