CATANZARO Se le indiscrezioni dovessero trovare conferma, il rischio concreto per Arcea sarebbe quello della paralisi. L’Agenzia che si occupa delle erogazioni in agricoltura sarebbe, infatti, nella bufera a causa di un elevato numero di richieste di mobilità. Molti dipendenti vorrebbero trasferirsi altrove e potrebbero anche ottenere l’ok da parte dell’amministrazione regionale. Il malcontento – secondo quanto riferisce Gazzetta del Sud – sarebbe dovuto a una riferita poca attenzione nella gestione degli istituti contrattuali, nella valutazione del personale e nella applicazione degli strumenti di valutazione della performance e alla non corretta attuazione degli istituti premianti la produttività. Sarebbero almeno cinque le unità di personale in bilico. E l’eventuale addio metterebbe a rischio il percorso avviato tempo fa per rimettere in carreggiata l’Agenzia dopo i rilievi giunti dalla Commissione europea e dal Ministero dell’Agricoltura. Ci sono parametri da rispettare per il mantenimento della qualifica di organismo pagatore (riconosciuto nell’ottobre 2009) e tra questi parametri ovviamente è inclusa la dotazione organica di Arcea. Va da sé che gli abbandoni finirebbero per bloccare il piano di rilancio avviato dalla Regione dopo il pericolo di chiusura paventato dall’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo nel 2020. Due anni fa, per avviare il percorso di rilancio l’Arcea ha espletato velocemente una procedura di copertura di posti sia di dirigenti che di funzionari e in tal modo ha soddisfatto le esigenze manifestate dalla Commissione. Le uscite rimetterebbero tutto in discussione: anche i servizi ai quali il comparto agricolo guarda con comprensibile interesse. (redazione@corrierecal.it)
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