BENESTARE «L’idea che abbiamo della politica che ci ha tramandato anche Berlinguer è l’idea di stare al servizio della comunità. In questi anni di crisi dei partiti abbiamo visto l’inverso, cioè che la comunità doveva stare al servizio dei politici. La nostra idea di cambiamento sta tutto in questo: cioè dei circoli che devono occuparsi dei problemi del loro territorio, i circoli, le sezioni, le federazioni, tornare tra la gente». Così ai microfoni del Corriere della Calabria il giornalista d’inchiesta e membro della segreteria nazionale del Pd Sandro Ruotolo, a Benestare, nella Locride, per l’incontro dal titolo “Perché Berlinguer era una brava persona”, il progetto selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme a sole altre sei città italiane per celebrare la storia politica del segretario del Partito Comunista Italiano. Alla serata hanno preso parte anche l’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio che ha parlato della necessità di portare avanti la «proposta della riforma elettorale» e Ugo Sposetti, presidente della Fondazione Berlinguer che ha sottolineato la «necessità di tronare a parlare ai giovani».
Di significativa importanza l’inaugurazione di Largo Enrico Berlinguer, uno spazio urbano completamente riprogettato dedicato alla memoria del compianto statista, alla presenza di Sposetti, del sindaco Metropolitano Carmelo Versace, del sindaco di Benestare Domenico Mantegna, oltre a molte figure rappresentative delle istituzioni civili e sociali locali.
In Calabria, come in Campania, e come nel resto del Mezzogiorno «in questo momento la priorità è il Pnrr», ha detto Ruotolo: «Stanno togliendo i progetti, 16 miliardi, noi abbiamo bisogno invece di investire nel Pnrr, cioè di credere nel Pnrr, perché l’Europa aveva capito una cosa semplice, che bisognava ridurre le diseguaglianze, tant’è che aveva dato al Sud del nostro Paese il 40% delle risorse, invece noi abbiamo la proposta di legge Calderoli dell’autonomia differenziata che prevede di nuovo l’Italia a due velocità, cioè il Sud da una parte e le regioni ricche, il Nord, a un’altra velocità. Quindi Pnrr, ma sostanzialmente la riduzione delle diseguaglianze economiche, sociali e territoriali».
Quali sono gli insegnamenti di Berlinguer che oggi andrebbero seguiti? «Il primo che mi viene in mente – dice Ruotolo – è la coerenza. La coerenza, la passione e l’idea della politica che possa cambiare il mondo. La mia generazione è nata così, noi pensavamo di poter cambiare il mondo, vorrei che oggi la politica tornasse a far sperare questo, cioè nella possibilità di cambiare le cose».
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