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Federazione riformista di Rende a congresso, ecco il direttivo – NOMI

Le nomine del segretario Liparoti, eletto all’unanimità, al termine dell’assemblea

Pubblicato il: 07/10/2023 – 15:09
Federazione riformista di Rende a congresso, ecco il direttivo – NOMI

RENDE Si è svolto lo scorso venerdì 6 ottobre il primo congresso della Federazione Riformista di Rende. Un partecipato e appassionato congresso che ha visto la presenza di numerosi iscritti e illustri ospiti che, con i loro interventi, hanno valorizzato la manifestazione. Come è noto, la Federazione Rifomista di Rende nasce all’indomani delle elezioni amministrative del 2019. Nasce mettendo insieme le tre storiche associazioni politiche (Insieme per Rende, Rende Rifomista e Rende Avanti), l’associazione Riprendiamoci Rende e, da poco tempo, il Laboratorio Politico “Carlo Rosselli”. Dopo una prima fase organizzativa (qui il ringraziamento va a Mauro Stellato), all’inizio dello scorso anno si è deciso di costituire ufficialmente la Federazione in associazione politico-culturale. Già allora, si era deciso di dotare la Federazione di organismi provvisori di gestione delle attività dell’associazione, affidando il compito di guidare quella fase a Maria Pia Galasso, che ha dimostrato di essere un perfetto collante tra il direttivo e il gruppo consiliare ed un’attenta e propositiva segretaria. Quello trascorso è stato un anno difficile, culminato con l’onta dello scioglimento del nostro comune per infiltrazione mafiosa. Una sciagura per la città, che riporta Rende indietro di decine e decine di anni. La fase transitoria ha visto la Federazione attiva sui grandi temi di interesse della città: Il Parco Robinson, il Parco Acquatico, il Palazzetto dello sport, il PSC, i fondi comunitari con l’Agenda Urbana prima e con il PNRR poi, l’affidamento dei beni pubblici a privati con canoni di gestione irrisori; l’operazione verità sui conti del comune di Rende, l’efficientamento energetico, il taglio indiscriminato dei maestosi pini, il welfare, il sociale, la riqualificazione delle piazze San Giovanni e De Vincenti; l’uscita di Rende da guida dell’Area Urbana cosentina, l’abbandono del centro storico, la inesistente cura della manutenzione della città, le ristrutturazioni delle scuole mai terminate, il ponte eco-mostro sul fiume Surdo.
Durante i lavori congressuali, dopo ampio dibattito nel quale sono intervenuti per la Federazione Riformista Sergio Tursiprato, Tonino Simone, Antonio Audia, Andrea Reda e Sandro Principe ed inoltre, Massimo Ianni, segretario CGIL Cosenza, Mimmo Talarico, AttivaRende, Francesco Corina, ex consigliere comunale di Rende, è stato eletto, all’unanimità, segretario per i prossimi quattro anni l’avv. Fabio Liparoti, che durante il suo intervento ha sottolineato come sia necessario strutturare bene la Federazione Riformista per riprendere il dialogo con il territorio e aggiornare il programma elettorale che resta valido nelle linee guide fondamentali. A tal proposito verranno costituiti appositi gruppi di lavoro aperti all’ associazionismo, a donne, giovani e professionisti.

La nomina del direttivo

Il segretario Liparoti, dopo aver proposto come presidente della Federazione la dott.ssa Maria Pia Galasso, tesoriere Giuseppe Tuscolano, ha nominato il direttivo che è composto da: Valentina Aceto, Giuseppe Bartoletti, Franco Beltrano, Alessandra Carrieri, Valentina Cavaliere, Giuseppe Chianelli, Alina Chiappetta, Cosma Conforti, Francesca Cufone, Giampiero De Rose, Divina Falbo, Clelio Gelsomino, Erica Imbrogno, Cesare Loizzo, Carlo Paduano, Orlando Pastore, Franco Plastina, Luca Pisano, Michele Principe, Sandro Principe, Andrea Reda, Carmine Ritacca, Luigi Santo, Tonino Simone, Mauro Stellato, Anna Taverna, Antonietta Tricarico, Irene Tropea, Sergio Tursiprato, Marilù Vena.
Il congresso apre una nuova fase politica. Nuova fase che, con un commissariamento in atto, non può che essere difficile ma, soprattutto, diversa nell’impostazione dell’attività politica. Infatti, la Federazione sarà impegnata: a riprendere un rapporto diretto con i cittadini; a disegnare una proposta di governo di gestione futura della città; a costruire una coalizione riformista e progressista; nell’opposizione alla legge regionale di proposta di fusione dei tre comuni.

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