CIVITA Ricorso rigettato. Si chiude così, davanti la quarta sezione penale della Corte di Cassazione, il processo bis sulla strage del Raganello avvenuta il 19 agosto del 2018 a Civita. Una tragedia che causò la morte di dieci persone travolti dal torrente in piena.
Gli ermellini non hanno accolto l’istanza sollevata dalla procura generale che aveva chiesto la rivisitazione della sentenza della corte d’Appello di Catanzaro con la quale i giudici avevano assolto con formula piena Alessandro Tocci (sindaco di Civita), Antonio Carlomagno (sindaco di Cerchiara di Calabria), Antonio Cersosimo (sindaco di San Lorenzo Bellizzi), Giovanni Vanceri, Marco Massaro, Francesco Nicoletti, Vincenzina Cerchiara, Giuseppe Cesarini, Luigi Sauve e Paolo Damiano Franzese.
Una decisione quella della Suprema Corte che rende dunque definitiva l’assoluzione per gli imputati.
Mentre prosegue il processo sempre sulla tragedia del Raganello in corso davanti il Tribunale di Castrovillari per gli altri imputati.
«Non c’è soddisfazione nel cuore di chi, come il sottoscritto, ha visto con i proprio occhi dieci morti. Mi sono tolto un piccolo peso dallo stomaco, ma non posso considerarla una vittoria vista l’immane tragedia accaduta». Così il sindaco di Civita Alessandro Tocci raggiunto dal Corriere della Calabria ha commentato la sentenza. (redazione@corrierecal.it)
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