Prendere posizione, schierarsi per abbattere collusioni e violenza criminale. Nel presentare la nuova puntata di Lettera R (in onda su L’altro Corriere tv, canale 75 dtt) il prof Giancarlo Costabile parte da una frase tanto semplice quanto diretta dell’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari: «La Calabria è devastata dalla ‘ndrangheta».
Di qui l’invito a «prendere posizione e schierarsi», incalza Costabile sulla scorta delle sollecitazioni di Masciari, dicendo “no” a quel «compromesso morale che sembra ormai costituire l’orizzonte di molti calabresi, anche nell’ambito della borghesia delle professioni».
Costabile menziona le tante denunce di Masciari rivolte anche al livello politico e ai colletti bianchi, prese di posizione coraggiose che lo portano a vivere per tredici anni sotto il programma speciale di protezione: solo negli ultimi dieci anni riemerge da questa difficile condizione, vivendo comunque sotto scorta.
È proprio in quest’ultimo decennio che Masciari si batte per costruire una cultura della denuncia, rivolgendosi in primis ai colleghi imprenditori, invitati a non avere paura nel contrastare la cultura della violenza, nel gettarsi con la parte sana della società nella “ribellione democratica” al racket delle estorsioni e alla collusione con apparati deviati dello Stato, zone grigie e d’ombra.
Non possono mancare i riferimenti all’omicidio di Cetraro e alle intimidazioni nella Sibaritide: ecco che nelle settimane in cui la criminalità organizzata sembra voler rialzare la testa in due territori caldi del Cosentino, Masciari torna a far sentire la sua voce. (redazione@corrierecal.it)
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