CATANZARO In Calabria, nel 2022, sono state dichiarate oltre 125mila tonnellate di rifiuti di imballaggio sottratte alla discarica e conferite al Consorzio nazionale imballaggi (Conai), grazie agli accordi sottoscritti tra i comuni ei consorzi di filiera. Una quantità di rifiuti che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per circa due volte la tratta autostradale Catanzaro-Ginevra. Per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, lo scorso anni il Consorzio ha trasferito ai Comuni calabresi oltre 18 milioni euro, una cifra in leggera crescita rispetto ai 17 milioni e 900 mila euro del 2021 in un quadro che, però, presenta ancora criticità.
Secondo gli ultimi dati Ispra disponibili, la Calabria ha differenziato il 53% dei rifiuti. Ossia 402.412 tonnellate, su un totale di oltre 758.000 tonnellate di rifiuti prodotti. Soltanto la Sicilia ha fatto peggio in termini di percentuale di raccolta.
Dai dati in possesso, la provincia più virtuosa è Catanzaro, che differenzia il 65% dei suoi rifiuti complessivi. In provincia, nel 2021 oltre 77 chilogrammi di imballaggi per cittadino sono stati conferiti a Conai; nel 2022 il quantitativo è salito a quasi 79 chilogrammi per cittadino. Medaglia d’argento per la provincia di Vibo Valentia, con una percentuale differenziata di circa il 62%. Dalla provincia sono arrivati nel 2022 oltre 78 chilogrammi di imballaggi per cittadino, in crescita rispetto ai 77 del 2021.
«I risultati della Calabria in questo ramo dell’economia circolare – afferma Fabio Costarella, responsabile dei piani di sviluppo al Centro-Sud di Conai – si mantengono stabili. La regione deve aumentare l’efficacia e l’efficienza della raccolta: le gestioni associate tra comuni sono senz’altro un primo passo importante per essere più efficaci ed efficienti, considerando la forte presenza di piccoli comuni. La Calabria, come altre regioni del Mezzogiorno, sconta ancora un deficit impiantistico su alcune frazioni: ad esempio, per il trattamento della frazione organica. Mentre sulla filiera degli imballaggi vi è un’infrastruttura adeguata a trattare quantità maggiori rispetto a quelle attualmente raccolte».
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