«Sul Bilancio della Regione fa più male il debito sanitario o il disavanzo sanitario regionale?»
Sul Bilancio della Regione Calabria fa più male il debito sanitario o il disavanzo sanitario regionale? Giova sottolineare che i Commissari ad acta per la sanità regionale sono nominati dal Consiglio…

Sul Bilancio della Regione Calabria fa più male il debito sanitario o il disavanzo sanitario regionale? Giova sottolineare che i Commissari ad acta per la sanità regionale sono nominati dal Consiglio dei Ministri per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale e non per il rientro dal debito sanitario regionale. Ed invero, il Dca n. 27 del 12 febbraio 2021 avente a oggetto “Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio di Calabria – Deliberazione del 13 agosto 2020, n.666, avente ad oggetto : Adozione bilancio di esercizio 2019” determinazioni” conferma in maniera chiara ed incontrovertibile tale premessa. A parere dello scrivente , almeno due i dati incontrovertibili che emergono con chiara evidenza sulla questione oggetto di decretazione:1) che le delibere del Consiglio dei Ministri, di nomina ,dei Commissari ad acta che si sono succeduti nel tempo, dispongono, tra gli altri obiettivi, che spetta, alla competenza esclusiva della Struttura Commissariale “ la conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all’Asp di Reggio di Calabria”, vale a dire la ricostruzione “analitica” della contabilità economico-patrimoniale dell’azienda ,ossia la rilevazione, l’annotazione , la rappresentazione di tutti gli accadimenti aziendali “sconosciuti “alla contabilità dell’azienda, e quindi il loro ribaltamento in bilancio, a partire dall’esercizio 2013; 2) che l’Azienda sanitaria provinciale di RC è sprovvista dei bilanci d’esercizio dal 2013 ad oggi, in quanto la loro adozione è inseparabilmente connessa alla sistemazione delle cosiddette poste debitorie pregresse (si veda anche la deliberazione n. 13/2019 –Corte dei Conti –Calabria). Di conseguenza…Il Dca n.27 del 12 febbraio 2021 adottato dal Commissario ad acta per il rientro dal disavanzo sanitario regionale, è tanto ovvio, quanto incoerente, perché, se è vero che dispone la non approvazione del bilancio d’esercizio 2019 dell’azienda sanitaria provinciale di Reggio di Calabria (confermando, pertanto, che i dati economico-patrimoniali non sono attendibili perché mancano i bilanci degli esercizi dal 2013 al 2018 , motivo per cui il bilancio d’esercizio 2019 non poteva neppure essere adottato dall’Azienda sanitaria provinciale), allo stesso tempo “trascura” ( e qui l’incoerenza ) che vi è una diretta correlazione tra questa decisione, che ha alla base la mancanza dei bilanci d’esercizio 2013-2018, cui è prodromica la “sistemazione contabile delle poste debitorie pregresse”, e le risultanze del cosiddetto Tavolo Adduce con riferimento alla quantificazione del disavanzo sanitario regionale. Infatti, la non approvazione del bilancio d’esercizio 2019 dell’ASP di RC da parte del Commissario ad acta, consente di porsi almeno tre domande tutte collegate agli effetti che dalla sua adozione , ne potrebbero derivare: 1) ha la forza di mettere in discussione l’attività di verifica effettuata dal Tavolo Adduce (alimentando , così , dubbi in ordine all’attendibilità del disavanzo sanitario regionale dell’esercizio 2019, certificato soprattutto dal tavolo di controllo interministeriale)?; 2) ha la forza di mettere in discussione anche i disavanzi degli esercizi precedenti (anch’essi certificati dal Tavolo interministeriale)?; 3) ha la forza di indebolire i decreti degli stessi Commissari ad acta che disponevano e continuano a disporre il ripiano dei disavanzi annuali sanitari relativi agli esercizi per i quali ci sono aziende del Ssr che non hanno ancora adottato i bilanci d’esercizio e, laddove adottati, non risultano ancora approvati o risultano addirittura “bocciati” dal Commissario ad acta?. Nella relazione di accompagnamento al Giudizio di Parifica del rendiconto 2020 della regione Calabria, la Corte dei Conti annotava: “i controlli della Sezione hanno accertato l’assoluta inattendibilità dei dati economico-patrimonali …. segnalati alla piattaforma Ministeriale Nsis …. questa criticità fa sì che, di fatto, il deficit/disavanzo sanitario della regione Calabria sia anch’esso totalmente inattendibile”, mentre nella relazione annessa al Giudizio di Parificazione del rendiconto 2021 , asseriva : “l’avanzo di gestione inserito nel Cf ( conto economico-costi/ricavi) non rappresenta in maniera veritiera, attendibile e corretta la reale condizione del Ssr”. Alla luce di quanto sopra , quindi, in presenza di pignoramenti alla data del 31 dicembre 2012 per circa 400 milioni di euro ,ancora da decodificare ma soprattutto tuttora da “regolarizzare”(non sono debiti ,a è altamente probabile che generino disavanzo – cfr delibera C.C. n.13/2019- ), e in presenza di decine di milioni di “partite da acclarare” (non sono debiti ,a è altamente probabile che generino disavanzo), create nel corso dell’esercizio 2018, vale a dire di altrettanti componenti negativi non contabilizzati ( si veda per tutti il verbale n. 3 del primo aprile 2019 del Collegio sindacale), è normale che l’Asp di Reggio chiuda gli esercizi (modello Ce- Conto Economico) in avanzo invece che in disavanzo ?
* Componente della Commissione di studio “Contabilità Accrual e principi contabili internazionali per il settore pubblico” presso il Cndcec Roma-già presidente del Collegio sindacale dell’Asp di Reggio