Ultimo aggiornamento alle 7:45
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il caso

‘Ndrangheta e criptofonini, i dubbi dei giudici: la Cassazione chiede nuove valutazioni

Pioggia di rinvii al Riesame per l’inchiesta “Gentlemen 2” contro il clan Abbruzzese-Forastefano attivi nella Sibaritide

Pubblicato il: 08/01/2024 – 12:28
‘Ndrangheta e criptofonini, i dubbi dei giudici: la Cassazione chiede nuove valutazioni

COSENZA Miliardi di messaggi e conversazioni scambiati tra terroristi islamici, ma anche da presunti appartenenti al clan di ‘ndrangheta Abbruzzese-Forastefano attivi nella Sibaritide. La piattaforma SkyEcc, una rete di comunicazione canadese sulla quale si poggiavano i criptofonini hackerati in Francia nel corso dell’inchiesta che ha sgominato una organizzazione dedita al narcotraffico internazionale ed intercontinentale, è stata “bucata” in più di un’occasione ma che continua a dare problemi – in sede giudiziaria – per alcuni capi di imputazione. Fra tutti, l’associabilità tra i criptofonini e i loro effettivi proprietari. Ed è proprio su questo che si stanno moltiplicando i ricorsi degli avvocati difensori.

L’inchiesta

Così come in Gentlemen 1 anche in Gentlemen 2 la svolta nelle investigazioni era arrivata dalla decrittazione del sistema di comunicazione usato da clan e intermediari. A fine novembre – riporta oggi Gazzetta del Sud – era tornata in discussione la posizione di Fiorello Abbruzzese. La sesta sezione penale della Cassazione, accogliendo il Ricorso presentato dagli avvocati Enzo Belvedere ed Alessandro Diddi, aveva annullato con rinvio al Riesame di Catanzaro sui capi 4 (importazione di 50 chilogrammi di cocaina) e 9 (acquisto dall’estero di armi). Poi ci sono stati i successivi ricorsi di Pasquale Forastefano, difeso dagli avvocati Pasquale Di Iacovo e Cesare Badolato, al quale a inizio dicembre, sempre la Cassazione, aveva annullato con rinvio per nuovo esame tutti e nove i capi d’accusa contestati all’indagato e di Rosario Giovanni Fuoco, originario di Campana, ma da oltre un trentennio stabilmente residente in Germania, accusato di aver fornito appoggi logistici in terra tedesca alla sibarita. Anche per lui ricorso accolto con rinvio in Cassazione: nei suoi confronti dovrà ricelebrarsi un nuovo giudizio davanti al Tribunale del riesame.

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x