REGGIO CALABRIA Il questore di Reggio Calabria ha emesso tre provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo) a carico di tre soggetti, resisi protagonisti di gravi condotte violente perpetrate in occasione di due incontri di calcio disputati in Gioia Tauro.
L’adozione di tali provvedimenti è stata possibile grazie all’impegno del personale delle forze dell’ordine, impiegato nei servizi di ordine pubblico, e soprattutto all’attività del personale dell’ufficio Uigos del commissariato di pubblica sicurezza di Gioia Tauro, che ha svolto un’accurata e approfondita attività diretta all’individuazione degli autori di condotte violente. Da tale attività e dall’istruttoria amministrativa svolta dalla divisione polizia anticrimine, è scaturita l’emissione dei tre provvedimenti da parte del questore di Reggio Calabria.
Nei fatti, due provvedimenti di Daspo, di 5 e 10 anni, sono stati emessi rispettivamente a carico di un dirigente della “Asd Gioiese 1918” e di suo padre: il dirigente della Gioiese, durante un incontro con il “Licata Calcio”, dopo che la compagine di Gioia Tauro aveva subito un gol, ha sferrato un pugno a un calciatore della squadra ospite, mentre il padre, già destinatario in passato di un provvedimento di Daspo, nello stesso frangente è entrato nel rettangolo di gioco e ha colpito alla nuca con una bottiglia di plastica il capitano della squadra avversaria.
Il terzo provvedimento di Daspo, per la durata di 3 anni, è stato emesso a carico di un soggetto di Gioia Tauro che, nel corso di una partita di calcio del campionato amatoriale, a seguito di un provvedimento di espulsione di un giocatore della squadra di casa, ha colpito l’arbitro con due violenti schiaffi. L’emissione di questi provvedimenti dimostra il grande impegno e l’efficace azione della Polizia di Stato nel contrasto al fenomeno della violenza nei luoghi di svolgimento di manifestazioni sportive.
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