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Crotone, la riduzione delle guardie mediche e la sicurezza dei presidi sanitari

Due incontri per discutere della riduzione del numero di guardie mediche e dell’installazione di sistemi di videosorveglianza

Pubblicato il: 17/01/2024 – 21:17
di Gaetano Megna
Crotone, la riduzione delle guardie mediche e la sicurezza dei presidi sanitari

CROTONE Potrebbero scendere da 31 a 24 le postazioni di guardie mediche nella provincia di Crotone, ma ci saranno maggiori controlli per garantire la sicurezza dei sanitari che operano nelle strutture di pertinenza dell’Azienda sanitaria provinciale pitagorica. Le due questioni sono state affrontate e sviscerate in altrettanti incontri tenutisi oggi. La prima riunione, quella del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, si è tenuta in prefettura. In questa prima riunione è stato fatto il punto sulla sicurezza dei presidi sanitari del territorio, alla luce delle aggressioni che, negli ultimi tempi, hanno riguardato gli operatori del territorio. E’ stato deciso, tra le altre attività, di allocare nelle postazioni sanitarie sistemi di videosorveglianza. Da questo momento in poi le eventuali aggressioni dei sanitari saranno filmate e saranno utilizzate per le successive controversie giudiziarie. A questo incontro ha partecipato anche il commissario dell’Azienda sanitaria di Crotone, Antonio Brambilla. Il secondo incontro si è tenuto presso il palazzo comunale di Crotone. Argomento di questa riunione, una prima bozza di proposta da parte del nuovo commissario Brambilla. Che riguarda le postazioni di guardia medica previste per l’intero territorio provinciale. Dovrebbero essere 24, dieci in più rispetto alla proposta avanzata dal precedente commissario dell’Asp di Crotone, Simona Carbone, che aveva pensato a 14 postazioni (l’ipotesi non aveva trovato la condivisione della Conferenza provinciale dei sindaci). Il taglio, se dovesse passare la line Brambilla, riguarderà sette postazioni. La nuova situazione dovrebbe rispettare i canoni dell’efficientazione del servizio (riduzione dei costi), garantendo contemporaneamente adeguate prestazioni all’utenza. I tagli, infatti, dovrebbero riguardare solo alcuni Comuni confinanti, dove non si creerebbero disservizi e i disagi per l’utenza sarebbero ridotte ai minimi termini. Brambilla, poi, ha informato i partecipanti alla riunione di avere approvato il progetto esecutivo per fare partire all’ospedale di Crotone il servizio di Emodinamica. Si tratta di un servizio atteso nella città pitagorica, perché contribuirebbe a salvare molte vite umane. Attualmente la struttura ospedaliera più vicina a Crotone, dove è operativo il servizio di emodinamica, è Catanzaro. I malati di Crotone vengono, infatti, trasferiti in uno dei due centri ospedalieri del capoluogo di regione. Si pensa che i tempi per realizzare emodinamica al “San Giovanni di Dio” non siano lunghi. Altro tema trattato riguarda Medicina nucleare.
I partecipanti alla riunione hanno deciso di sollecitare la commissione regionale che dovrebbe dare il via libera al servizio e uscire così dall’attuale situazione di stasi. Su questo argomento non c’è molta chiarezza e l’obiettivo che si sono posti i partecipanti alla riunione del Comitato è quello di capire perché la situazione sino ad ora non si è sbloccata. Il commissario Brambilla ha preso l’impegno di approfondire la situazione e convocare una nuova riunione del Comitato di rappresentanza. All’incontro di oggi hanno partecipato i cinque sindaci che compongono il Comitato di rappresentanza (Vincenzo Voce per Crotone, Sergio Ferrai per il sub-distretto di Cirò Marina, Annibale Parise per il sub-distretto di Mesoraca, da Lucio Giordano Sindaco di Santa Severina, e da Giuseppe Cozza sindaco di Verzino). Gli ultimi due sindaci sono medici. Ferrari, che è anche presidente della Provincia, ha detto che «si è trattato di un incontro costruttivo e sotto molti aspetti condivisibile». Il prossimo passaggio si farà con l’assemblea provinciale dei sindaci. Toccherà a questo organismo partecipato dai 27 sindaci della provincia esprimersi sulle proposte dell’Asp.
(redazione@corrierecal.it)

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