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Le indagini

Inquinamento ambientale e scarico illecito, scattano i sigilli a “Villa Aurora”. Indagati in 4 – I NOMI

Gli agenti della polizia e gli uomini del Noe hanno sequestrato la struttura. Nei guai i vertici della casa di cura

Pubblicato il: 27/01/2024 – 8:18
Inquinamento ambientale e scarico illecito, scattano i sigilli a “Villa Aurora”. Indagati in 4 – I NOMI

REGGIO CALABRIA Inquinamento ambientale e reiterazione della condotta di scarico illecito delle acque reflue, in assenza di titolo autorizzativo e adeguato sistema di trattamento. Sono i reati contestati e che hanno portato al sequestro preventivo della casa di cura Villa Aurora di Reggio Calabria. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale reggino, è stato eseguito dagli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Reggio Calabria, unitamente ai militari dell’Arma dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Reggio Calabria .

Le indagini

La misura cautelare reale, che ha interessato le quote e l’intero patrimonio aziendale, scaturisce dall’attività investigativa avviata dal personale operante dopo l’esecuzione avvenuta lo scorso 30 novembre di un analogo provvedimento, relativo al solo ramo dell’azienda riconducibile alla struttura sanitaria.
Le indagini hanno messo in evidenza l’inesistenza di modalità alternative di smaltimento di rifiuti speciali liquidi, anche a rischio infettivo.
Tra i reati contestati anche quelli già accertati diversi anni fa dai Militari del menzionato N.O.E. nel corso di una attività di controllo.
La fase esecutiva dell’attuale misura cautelare ha visto il coinvolgimento anche di personale Arpacal e Idrorhegion scarl, che hanno eseguito ulteriori verifiche sulle attuali modalità di trattamento e smaltimento della acque reflue industriali prodotte dalla struttura.

Gli indagati

Per i reati contestati risultano indagati, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, l’amministratore delegato Giorgio Crispino, di 60 anni di Cosenza, la moglie Bruna Scornaienchi, sessantenne di Cosenza e direttrice responsabile della struttura; la responsabile amministrativa Maria Grazia Germanò (65), di Reggio Calabria , nonché il direttore sanitario della casa di cura Gaetano Topa.
All’esito dell’attività, la gestione dell’intero patrimonio aziendale della società è stata affidata a due amministratori giudiziari, nominati dall’Autorità Giudiziaria, al fine di garantire una soluzione di continuità nell’erogazione dei servizi sanitari a favore dei pazienti in cura presso la struttura.

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