COSENZA Questa mattina, i carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di Aldo Abbruzzese, 51 anni, presunto appartenente alla criminalità organizzata e Mustapha Hamil, marocchino, entrambi accusati di estorsione aggravata dal mafioso.
L’attività di indagine, delegata ai Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha consentito di delineare una sequenza di atti intimidatori, posti in essere nei mesi di aprile, ottobre e dicembre del 2023, con il danneggiamento, anche mediante incendio, di autovetture nella disponibilità di Ida Gattuso e di suo padre, per costringerli al pagamento di una cospicua somma di denaro, connessa alla realizzazione di un impianto fotovoltaico. La somma di danaro pretesa veniva riscossa solo in parte, prima che l’attività criminale venisse interrotta. Le vittime della presunta estorsione avrebbero ricevuto un contributo di 80.000 euro per realizzare un impianto fotovoltaico su un terreno di loro proprietà. Ma la mala voleva un pezzo della torta ed avrebbe chiesto un “fiore” alla famiglia Gattuso.
L’anonima incendi, mesi fa, aveva preso di mira l’auto, parcheggiata nel cuore del borgo di Schiavonea, di proprietà di Ida Gattuso, già consigliera comunale dell’estinto comune di Corigliano calabro e sorella del campione del mondo Rino. È la seconda volta in poco meno di due mesi che la donna subisce lo stesso atto incendiario. In passato le era stata distrutta già un’auto (leggi qui), mentre nelle scorse settimane era stato incendiato un Suv parcheggiato proprio nei pressi della sua abitazione.
(redazione@corrierecal.it)
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