CATANZARO «Una e indivisibile. Il Partito Democratico della Calabria sostiene la voce dei sindaci contro il progetto di autonomia differenziata con cui la destra italiana sta portando l’Italia ad una pericolosa spaccatura socio-economica». È quanto viene evidenziato dal Pd calabrese attraverso la voce del suo segretario Nicola Irto che preannuncia la sua presenza il 13 febbraio davanti alle Prefetture della Regione per dire no all’autonomia differenziata. Nella sua nota il Partito democratico sottolinea vicinanza e pieno sostegno alla proposta dei sindaci e in special modo della presidente Anci Calabria Rosaria Succurro «attaccata con veemenza dai colleghi e dalle colleghe della destra per aver fatto ciò che ci aspettavamo da tutti i parlamentari di centrodestra: dissentire rispetto al tentativo di affossare il Meridione d’Italia».
Nei giorni scorsi Succurro era stata criticata dalle parlamentari della Lega Simona Loizzo e Tilde Minasi (leggi qui) sull’iniziativa dal titolo “No alla divisione dell’Italia” organizzata dalla stessa presidente Anci per il 13 febbraio. A un più pacato invito al confronto di Minasi, si era aggiunto l’affondo di Loizzo contro Succurro. «La politica – aveva detto – decade per la qualità scadente delle argomentazioni di chi occupa ruoli istituzionali che non è in grado di governare… Il Sud ha bisogno di protagonismo, non è tempo di Masanielli con la gonna e di “muine” neoborboniche. Alla donna di San Giovanni in Fiore che si adopera per cittadinanze onorarie a Sinner consiglio di dedicarsi a commentare il tennis. Almeno eviteremo di ascoltare castronerie allo stato brado».
Nell’annunciare la sua presenza all’evento del 13 febbraio, Irto prende di mira il governatore Roberto Occhiuto e il fratello senatore Mario. «Nemmeno il presidente Roberto Occhiuto ha avuto il necessario coraggio e continua a rispondere con i se e con i ma davanti alla sua responsabilità di tutela della Calabria, e – peggio ancora – il fratello Mario, in Parlamento, ha sostenuto e fatto suo questo dissennato progetto di dismissione dei diritti dei calabresi. Con quale coraggio? – continua il Pd -. Non è più tempo di nascondersi, bisogna con chiarezza prendere una posizione contro l’autonomia differenziata e difendere i calabresi, invitiamo anche Roberto Occhiuto a farlo, a schierarsi da questa parte, dalla parte dei meridionali. Noi il 13 febbraio ci saremo, davanti alle Prefetture calabresi, insieme ai sindaci, in rappresentanza di tutti i cittadini che hanno a cuore l’unità dell’Italia e la Costituzione antifascista.
«In questi anni – prosegue Irto – abbiamo messo in campo ogni azione utile a contrastare quello che riteniamo un provvedimento iniquo e contrario ai principi costituzionali, lo abbiamo fatto come maggioranza in Consiglio regionale, sostenuti da coloro i quali oggi scelgono di voltare le spalle ai calabresi per salvaguardare poltrone e potere personale, lo abbiamo fatto nei nostri circoli parlando alla gente delle conseguenze nefaste sui servizi primari, lo abbiamo fatto sostenendo raccolte firme contro questo ddl e portando in Parlamento una posizione nettamente contraria, provando a far partire una discussione che la destra ha soffocato. Oggi riteniamo sia tempo di attivare ogni forma possibile di protesta pacifica e democratica, condividendola con i sindacati, le istituzioni, i cittadini, le forze politiche, in maniera trasversale e unitaria, con il solo obiettivo di salvare l’Italia da un indebolimento economico e politico che la metterebbe ai margini in Europa e nel mondo. I principi su cui le madri e i padri costituenti hanno fondato la nostra Repubblica ruotano attorno ai concetti di uguaglianza, equità sociale e solidarietà – conclude il Pd – sui quali l’autonomia differenziata si abbatterebbe come una valanga. Non possiamo permetterlo». (fra.vel.)
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