Ultimo aggiornamento alle 13:59
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

la mobilitazione

Viaggio nel tratto «più pericoloso della Ss 106», la “Strada della Morte” – FOTO

Sindaci e sindacati a Crosia. «Continuare a morire sulla statale è inaccettabile». «E’ la vergogna d’Europa»

Pubblicato il: 20/02/2024 – 12:29
di Fabio Benincasa
Viaggio nel tratto «più pericoloso della Ss 106», la “Strada della Morte” – FOTO

CROSIA MIRTO La chiamano la “Strada della Morte“, una lingua d’asfalto che attraversa tutta la Calabria portandosi dietro una scia di sangue. Dal Reggino al Cosentino, la Ss 106 miete vittime innocenti, diventando quasi una sentenza inappellabile. Tutto mentre si discute di ammodernamento, finanziamenti, progetti di riqualificazione ma intanto lungo questi chilometri – segnati dall’assenza (in alcuni tratti) di guardrail, dalla scarsa o assente illuminazione e dall’asfalto dissestato – si continua a morire.
Questa mattina, sindaci e sindacati, hanno sfidato una pioggia battente ed incessante che ha minato il corretto svolgersi della manifestazione voluta da Cgil, Cisl e Uil ma non ha affatto impedito ad un gruppo nutrito di manifestanti di ritrovarsi a Crosia in quello che a detta di molti è «il tratto più pericolo dell’intera statale».

La voce dei sindaci

«Il tratto che va da Rossano fino a Crotone è rimasto fuori dall’intervento della nuova autostrada sulla Ionica. E’ una strada che tutti la conoscono, la strada della morte. Il tratto più pericoloso è proprio questo, che attraversa i centri abitati, attraversa Mirto, Calopezzati, Pietrapaola passando per Cariati e fino a Crotone», dice il sindaco di Crosia Renzo Russo. «Credo che il Governo e il Ministro debbano rivedere il piano degli interventi per finanziare questo tratto. Abbiamo avuto la notizia, che ci fa piacere, del finanziamento Sibari-Corigliano-Rossano, poi l’intervento Crotone-Catanzaro, adesso manca solo questo, che è la parte più pericolosa della 106, abbiamo fiducia che da parte del Governo regionale e nazionale ci sia un’attenzione maggiore e ci sia una risposta alle istanze dei cittadini di questo territorio». Al primo cittadino di Crosia, segue la voce di Gianni Papasso, sindaco di Cassano allo Ionio.
«E’ una battaglia che stiamo conducendo da anni. La Ss 106 rappresenta la vergogna d’Europa perché sono tanti morti che ogni anno registriamo su questa strada e nonostante tutto non c’è una programmazione seria, concreta. Stamattina, non poteva mancare il Comune di Cassano che da questo punto di vista si sta battendo tantissimo non solo per la Ss 106 ma per tutte le infrastrutture necessarie per togliere dall’isolamento la Piana di Sibari e il Comprensorio del Pollino».

La voce dei sindacati

«Oggi rivendichiamo uno dei punti fondamentali della Vertenza Calabria, che ci ha visti impegnati nel chiedere infrastrutture di qualità per la nostra regione. Il simbolo per eccellenza delle infrastrutture in Calabria è il completamento e l’ammodernamento della Statale 106. Siamo qui a Crosia ma in contemporanea sia nel Crotonese ma anche nel Reggino si stanno svolgendo delle manifestazioni. Parliamo di cittadini isolati dal resto della Calabria, mentre qualcuno ragiona di Ponte sullo Stretto. Per carità sarà anche necessario, ma l’infrastruttura principale per la nostra regione è sicuramente la strada statale 106. Chiaramente il problema principale resta la sicurezza. Il numero di morti che si contano è oramai inaccettabile in un Paese civile», dice Paolo Cretella segretario della Uil Cosenza. «E’ una strada che consente alla Calabria di rimanere collegata con il resto d’Italia», dice Giuseppe Lavia segretario Cisl Cosenza. «Tre miliardi li abbiamo ottenuti nella scorsa finanziaria e ci permetteranno di mandare avanti i due prossimi cantieri: la Rossano-Corigliano e la Crotone-Catanzaro, però non basta, servono il completamento dell’intera arteria da Crotone a Rossano, ma soprattutto da Catanzaro a Melito Porto Salvo. Sono necessari 15 miliardi di euro». Il sindacalista annuncia: «Abbiamo chiesto ad Anas di accelerare sulla progettazione definitiva». Di «diritto alla mobilità» parla invece Simone Celebre, segretario regionale Fillea Cgil. «Chiediamo che in tempi brevi possa essere appaltato il lotto che da Sibari arriva a Rossano e soprattutto poi del tratto che prosegue a Sud, da Rossano fino a Crotone, fino a Cariati, perché il diritto alla mobilità di questo territorio deve essere tutelato». Secondo Celebre «questa è un’opera strategica per rompere l’isolamento di un territorio e per congiungersi anche con la Longobucco-mare, altra opera strategica che riuscirà a soddisfare il bisogno di mobilità delle aree interne calabresi fortemente isolate».
(f.benincasa@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x