VIBO VALENTIA «Noi scegliamo i candidati per la loro competenza, non per appartenenza o convenienza». Elly Schlein mantiene la promessa fatta alla scorsa Festa dell’Unita regionale, tenuta proprio a Vibo, e torna nella città vibonese per supportare Enzo Romeo, candidato a sindaco per le prossime comunali. Da Palazzo Gagliardi, dove sabato scorso è stato ufficializzato e presentato l’ex presidente della provincia, la segretaria nazionale del Partito Democratico lancia la sfida a un centrodestra «confuso e senza le idee chiare», attaccando i leader regionali per il silenzio sull’autonomia differenziata. Presenti il segretario regionale Nicola Irto, oltre agli esponenti locali del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e dei progressisti, i partiti a supporto di Romeo.
«Romeo è una persona straordinaria, con lui si può scrivere una pagina diversa per il futuro di Vibo». In un Palazzo Gagliardi pieno, la segretaria nazionale del Pd elogia il candidato a sindaco vibonese sostenuto da un campo largo che include Pd, 5 Stelle e progressisti. «Diverse forze – rivendica – tenute insieme da una coalizione intessuta dal Partito Democratico locale e regionale a cui va il mio ringraziamento». Schlein indica i temi centrali da affrontare: «Sanità, cura delle persone, più welfare, opportunità di lavoro per i giovani». Soprattutto «il contrasto all’autonomia differenziata che rischia di aumentare disuguaglianze che questa città e questa regione hanno già pagato troppo».
Sul Ddl Calderoli, la segretaria addita «il silenzio degli esponenti di destra di questa regione». Per la Schlein si tratta di un ritorno a Vibo, dopo la visita di qualche mese fa. «Sono felice di essere venuta due volte qui in un anno di segreteria, è un territorio che merita grande attenzione dalla politica. Ci sono tante ragioni – continua – per credere in un futuro migliore per Vibo».
La leader del Partito Democratico affronta i temi “caldi” della Calabria: dall’istruzione alla salute, ma anche emigrazione e lavoro. «Bisogna garantire un’istruzione di qualità, loro invece si concentrano sul dimensionamento scolastico, ovvero il contrario di ciò che serve». Dalla formazione e dal diritto all’istruzione passa anche l’emancipazione femminile. «Io vorrei che a Vibo, come su tutto il territorio regionale, ci fossero più asili nido, che sono fondamentali per i bambini, per le famiglie e soprattutto per le donne». La Calabria «è tra le ultime regioni per tasso di occupazione femminile. Ci sono dei motivi che vanno affrontati, come la mancanza di servizi essenziali».
Schlein si concentra poi «sull’emigrazione dei tanti giovani che vanno via da questa terra per avere un futuro». Per la segretaria, invece, «ricostruire un’opportunità qui a Vibo si può fare. Bisogna usare meglio le risorse a disposizione, avere una visione del futuro della città anziché concentrarsi a spartire le clientele». La leader del Pd sottolinea come per la destra «il lavoro sia un favore, mentre per noi è un diritto costituzionale». Per questo è necessario un «salario minimo», ma anche «un aiuto economico per le imprese che vogliono investire». Sulla sanità pubblica: «Merita molti più investimenti di quanti ce ne siano, ma la pessima autonomia rischia di peggiorare la situazione». La destra «ha un modello pericoloso che favorisce chi ha i soldi. Chi non ne ha sta rinunciando a curarsi, con liste d’attesa sempre più lunghe». Per la cura delle persone sono fondamentali «la prevenzione e la sanità territoriale, che loro vogliono eliminare ma che è importante per tutte quelle persone che non possono allontanarsi da casa».
Oggi pomeriggio la segretaria del Pd sarà a Cutro, a un anno dalla tragedia in cui morirono 94 migranti. «Noi chiediamo ancora verità e giustizia per quei morti. Al ministro Piantedosi faremo la stessa domanda che facciamo da un anno: perché non sono intervenuti i soccorsi nonostante ci fossero le segnalazioni?» ribadisce Schlein. Sul caso dei manifestanti di Pisa e degli scontri con la Polizia, risponde invece alle accuse che arrivano da destra. «Sono dichiarazioni gravi e inaccettabili» commenta Schlein. «Non c’è alcun senso delle istituzioni da parte di chi governa, ma si alimenta soltanto un clima di tensione politica». Dalla segretaria un invito alla premier Meloni a «rompere il silenzio su quanto è accaduto a Pisa, ma anche sulle manganellate precedenti, perché non è la prima volta che accade. La premier smetta di nascondersi dietro i suoi ministri e venga a riferire in aula» ha concluso Schlein. (Ma.Ru.)
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