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Telemedicina nelle aree interne, il Pd: qual è lo stato degli interventi in Calabria?

Interrogazione della Bruni e del gruppo dem al presidente della Regione Occhiuto: non risulta avviata ancora nessuna attività

Pubblicato il: 01/03/2024 – 19:28
Telemedicina nelle aree interne, il Pd: qual è lo stato degli interventi in Calabria?

REGGIO CALABRIA La realizzazione di interventi di telemedicina, soprattutto attraverso progetti focalizzati nelle Aree per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (S.N.A.I.) soprattutto in Calabria rappresenta un passo avanti nell’offerta di servizi sanitari a distanza in regioni caratterizzate da specifiche criticità del sistema. In questi territori spesso l’accesso ai servizi sanitari tradizionali può essere limitato a causa della distanza, dell’isolamento geografico o delle difficoltà di mobilità. Lo vogliamo ricordare proprio in questo momento, per chiedere al presidente della Giunta regionale qual è lo stato dell’arte dei lavori volti a realizzare gli interventi nelle aree individuate”. E’ quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico Amalia Bruni, vice presidente della commissione “Sanità” in Consiglio regionale.“Abbiamo depositato, assieme ai colleghi del gruppo consiliare, una interrogazione con richiesta di risposta scritta per sapere quali iniziative il presidente Occhiuto intenda assumere per pervenire alla realizzazione degli interventi di accesso ai servizi di Telemedicina nei Comuni delle Aree interessate e per quelli che ne consentono l’avvio, ricordando che l’impegno di spesa presunto, per come previsto dalle relative schede di intervento, è di oltre 2.000.000,00 euro a valere sui fondi assicurati dalle Leggi di Bilancio dello Stato e sui fondi rinvenienti dal cofinanziamento regionale attraverso gli stanziamenti del F.S.C”. “Tutti gli interventi dovevano essere già completati per l’Area Grecanica e per l’Area Reventino-Savuto entro il 2023 e che per quanto previsto nell’Area Pre-Sila e Sila Cosenza e Crotone gli interventi devono essere conclusi entro il corrente anno 2024: nessuna delle procedure per le attività di realizzazione risulta essere avviata per come previsto dal cronoprogramma”, spiega ancora la vice presidente della commissione “Sanità” in Consiglio regionale. “Aspettiamo, quindi, delucidazioni in merito – conclude la consigliera Bruni -. Mi permetto solo di ricordare al presidente Occhiuto che la realizzazione di tali interventi oltre a determinare un significativo innalzamento dei livelli di assistenza nelle aree interne, nei casi di emergenza/urgenza, concorre ad un significativo avanzamento della spesa, attualmente irrilevante, per l’attuazione della S.N.A.I. nella nostra Regione”.

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