REGGIO CALABRIA Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire: niente dibattito sull’autonomia differenziata in Consiglio regionale, se ne parlerà in una prossima seduta dell’assemblea. In apertura dei lavori odierni, infatti, il capogruppo del Pd alla Regione Mimmo Bevacqua, ha ricordato che il centrosinistra aveva preannunciato nei giorni scorsi una mozione sui rischi dell’autonomia differenziata varata dal governo con il Dl Calderoli già approvato al Senato. «Abbiamo aspettato per vedere se c’era la possibilità di accordo unitario, ma questa volontà non l’abbiamo riscontrata finora nella maggioranza, e richiamiamo oggi la mozione in aula perché pensiamo che sia di grande attualità, anche alla luce del richiamo dei vescovi calabresi e delle prese di posizione che arrivano dalla società civile in genere».
A intervenire a questo punto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, della Lega: «L’argomento è di attualità ed è molto importante, se la volete mettere oggi all’ordine del giorno non ho difficoltà a inserirla, ma se non presentate la mozione alla prossima seduta scriveremo all’ordine del giorno la discussione sull’autonomia differenziata».
Una soluzione, questa proposta da Mancuso, che ha trovato d’accordo il centrosinistra, che di fatto perde l’occasione di far emergere le contraddizioni del centrodestra sul tema: «Ci convince perché ci permette di meglio argomentare le nostre ragioni. Accettiamo di parlarne nel prossimo Consiglio regionale», ha sostenuto Bevacqua. «Accogliamo di buon grado – ha aggiunto Bevacqua – la proposta del presidente del Consiglio per fare in modo che sul tema dell’autonomia differenziata ci possa essere un confronto ampio, a 360 gradi, in maniera tale che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità davanti ai calabresi. Non si tratta di mettere bandierine, né di strumentalizzare il documento dei Vescovi calabresi che invita alla mobilitazione contro la ‘secessione dei ricchi’, ma soltanto di fare in modo che il Consiglio regionale affronti un tema di vitale importanza per il futuro della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. Se dovesse essere approvata l’autonomia differenziata, senza il finanziamento dei Lep, ci sarebbero conseguenze devastanti in settori fondamentali, a partire dalla sanità come ha avuto modo di sottolineare da ultimo anche la fondazione Gimbe. Confidiamo che alla fine, nonostante il clima da campagna elettorale, prevalga il buon senso e il senso di responsabilità e che, unitariamente, si provi a bloccare una proposta che divide il Paese e spazza via ogni forma di solidarietà. Ci auguriamo, inoltre, che il presidente Occhiuto sia coerente con lo slogan che spesso ripete affermando che il suo compito primario è quello di difendere i calabresi e loro diritti». In ogni caso, l’autonomia differenziata non era all’ordine del giorno della seduta odierna. (c. a.)
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