ROMA Strappo nella maggioranza sul decreto di revisione Pnrr: Forza Italia si schiera contro il ministro Raffaele Fitto e sposa la linea di Roberto Occhiuto, chiedendo di azzerare i tagli agli ospedali che il ministro negava.
In un documentato retroscena del Fatto Quotidiano si legge che a 10 giorni dagli attacchi del ministro Raffaele Fitto all’indirizzo della Corte dei conti, rea di aver criticato i tagli a un programma di investimento per gli ospedali, Forza Italia si schiera con la magistratura contabile. Un emendamento degli azzurri Francesco Cannizzaro e Mauro D’Attis sul decreto Pnrr, presentato in commissione Bilancio alla Camera, punta infatti a sopprimere o modificare il comma incriminato, il 13 dell’articolo 1, che dirotta 1,2 miliardi destinati alla messa in sicurezza e adeguamento antisismico delle strutture e chiede alle Regioni di realizzare comunque quegli interventi con un vecchio fondo statale per l’ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico. Fitto, rispondendo alla Corte e ai governatori, ha sostenuto che non c’è «nessun taglio» e «l’unica differenza è rappresentata dalla circostanza che si consente la realizzazione degli interventi secondo modalità e con tempistiche coerenti con le loro caratteristiche e con il loro stato di avanzamento».
Ma gli alleati di FdI la vedono diversamente, scrive FQ, tanto da allinearsi alle opposizioni che hanno presentato un emendamento identico a prima firma Chiara Braga (Pd). A pesare non è stato solo l’allarme lanciato dai magistrati contabili, che nella memoria sul provvedimento hanno evidenziato come «oltre a ridurre l’ammontare complessivo delle risorse destinabili ad investimenti in sanità e a incidere su programmi di investimento regionali già avviati, lo spostamento comporti il rinvio dell’attuazione del progetto a quando saranno disponibili spazi finanziari adeguati». Ancora più rilevante, per gli equilibri interni, il malcontento di alcuni presidenti di Regione. In particolare Roberto Occhiuto, che di FI è vicesegretario e in Calabria ha anche l’incarico di commissario per il Piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario. Dopo la notizia dei tagli, Occhiuto ha definito «lunare che risorse già a disposizione per l’edilizia sanitaria vengano utilizzate a copertura del Pnrr». Non a caso un secondo emendamento firmato dal solo Cannizzaro chiede, se la soppressione non passerà, di “salvare” almeno le regioni sotto piano di rientro. E suggerisce di aggiungere un comma ad hoc per la Calabria, che dovrebbe autorizzare la spesa di ulteriori 50 milioni nel 2024 e altrettanti nel 2025 per completare i piani previsti dall’accordo di programma tra Mef, ministero della Salute e Regione per gli investimenti nel settore sanitario.
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