CROTONE “Fuori i veleni – Crotone vuole vivere”. E’ questo il nome di un comitato costituito nella giornata di ieri, che si pone l’obiettivo di contrastare il progetto di smaltire a Crotone i veleni derivanti dall’intervento di bonifica. Tra i fondatori figura l’ex presidente della giunta regionale calabrese Mario Oliverio, che proprio ieri ha partecipato alla riunione costitutiva, tenutasi in località Passovecchio. Oliverio da settimane sta chiedendo il rispetto delle decisioni assunte al tempo in cui era alla guida della Regione, che prevedono di smaltire fuori dalla Calabria ogni grammo di veleno presente nella città pitagorica. Secondo quanto riferito dallo stesso Oliverio quella di ieri è stata una iniziativa partecipata e rappresentativa di diverse forze politiche. In una nota diffusa oggi si legge che il Comitato “è aperto a tutti i cittadini” e si pone l’obiettivo di “difendere la salute dei crotonesi e la tutela del territorio”. Secondo il Comitato spetta alle istituzioni (Comune, Provincia, Regione e Ministero dell’ambiente) “salvaguardare il diritto alla salute di coloro che vivono a Crotone”. Il Comitato ha anche annunciato che “nei prossimi giorni si terranno iniziative tese a coinvolgere la popolazione di Crotone e del comprensorio a sostegno della battaglia civica”. Se, in Calabria e a Roma, qualcuno aveva pensato che il cerchio per smaltire i rifiuti derivanti dalle attività di bonifica a Crotone era stato chiuso, dovrà rivedere la sua convinzione. E’ nato, infatti, il fronte che chiede il rispetto delle decisioni assunte dalla Conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre del 2019. Nel verbale di quella riunione, che doveva essere conclusiva, è stato scritto che i veleni presenti a Crotone dovevano essere trasportati fuori dal territorio calabrese, come oggi sostiene Oliverio. Il fronte per ostacolare il progetto di smaltire i veleni nella discarica di Columbra c’è e addirittura potrebbe essere più ampio di quello che, al momento, appare. Sullo sfondo non c’è solo il Comitato che ha registrato l’adesione di Oliverio. Il fronte è più ampio e, al momento, vede schierato il Partito democratico della provincia di Crotone che, per le 18,30 di oggi, ha organizzato un convegno che dovrebbe avere la partecipazione dei sindacati, di associazioni di categorie e altri partiti, oltre ad amministratori e consiglieri regionali. E’ da alcune settimane che il Pd del Crotonese sta lavorando all’iniziativa. Qualcosa si muove, ma la battaglia da combattere non è scontata e nemmeno facile. La novità è rappresentata dal fatto che il silenzio intorno al progetto di chiudere la partita, seppellendo per sempre i veleni nella discarica di Columbra, è stato rotto. Sino a qualche giorno fa l’unica voce che si poteva ascoltare era quella del generale Emilio Errigo, commissario straordinario per la bonfica. Qualche reazione si registra e nei prossimi giorni si capirà meglio anche la consistenza. La battaglia è nobile, ma potrebbe anche nascondere mire personali per scalate politiche. A Crotone non sarebbe nemmeno la prima volta che, soggetti che si spacciano per ambientalisti e fanno battaglie, alla fine si accomodano al tavolo del potere e dimenticano quali siano i veri interessi della città.
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