Autonomia differenziata e Europee, intreccio esplosivo. Forza Italia e Lega sempre più ai ferri corti

CATANZARO Alla fine anche una Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale diventa uno snodo politico importante, anzi delicato, delicatissimo. L’appuntamento è domani, con la riunione convocata dal presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso insieme ai presidenti dei gruppi, una riunione sulla quale incombe come un totem il tema dell’autonomia differenziata, sul quale si sta giocando una partita durissima tra Forza Italia e Lega che è nazionale ma che inevitabilmente ricade anche in Calabria, e che come sfondo ha le Europee e oltre e insieme alle Europee il “braccio di ferro” in atto – come già descritto dal Corriere della Calabria – tra Forza Italia e Lega, che si contendono il ruolo di seconda forza del centrodestra. Domani sul tavolo della Conferenza dei capigruppo – si apprende da fonti della maggioranza – verosimilmente ci sarà anche il dibattito sull’autonomia differenziata che da settimane il Pd insieme al centrosinistra sollecita a Mancuso e al centrodestra e che Mancuso e il centrodestra hanno di fatto accordato nell’ultima seduta del Consiglio regionale, quando una mozione dei democrat è stata rinviata alla prima seduta utile. Bocche cucite da parte dei big della maggioranza ma in tanti, nel centrodestra, sono convinti che alla fine il tema dell’autonomia differenziata sarà calendarizzato al prossimo Consiglio regionale, alla luce soprattutto di quanto ricostruito in queste ultime ore da importanti testate come Repubblica, che parlano di una “grande manovra” di Forza Italia con la regia del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Fi, per rinviare il voto del Ddl Calderoli a dopo le Europee, e in pratica per far “saltare” uno dei temi bandiera della Lega.

Gli scenari nel centrodestra

In pratica – spiegano sempre da fonti della maggioranza – una presa di posizione del Consiglio regionale sull’autonomia differenziata potrebbe fare da sponda ai forzisti e a Occhiuto per rafforzare questo disegno di stoppare l’autonomia differenziata, che peraltro non convince non solo gli azzurri del Mezzogiorno ma tanti settori del centrodestra del Mezzogiorno. In più, l’asse storicamente saldo tra Occhiuto e Mancuso, dato sempre più distante dalla Lega e sempre più in cammino verso Forza Italia, renderebbe questa dinamica assolutamente credibile. Del resto, l’autonomia differenziata è solo la punta più avanzata di una tensione sempre più evidente tra Forza Italia e Lega, una tensione che in Calabria si è già misurata con prove muscolari, “dispetti”, e campagne acquisti incrociate, con altre voci che si rincorrono come quella – anticipata dal Corriere della Calabria a dicembre – che delinea un possibile passaggio nella Lega dell’azzurra Katia Gentile dopo le Europee, quasi a controbilanciare la marcia di avvicinamento di Mancuso a Forza Italia. Voci, boatos, scenari che solo il tempo si incaricherà di confermare. Intanto, l’autonomia differenziata è sempre più un “Moloch” che aleggia sul centrodestra, anche in Calabria, perché è evidente che un eventuale dibattito in Consiglio regionale, con tanto di voto su una possibile mozione e quindi di “conta”, obbligherà tutti a venire allo scoperto, anzitutto i consiglieri regionali della Lega e poi anche Fratelli d’Italia, che finora è rimasta alla finestra a guardare gli alleati guerreggiare tra di loro ma che potrebbe trovarsi costretta a dire con chiarezza da che parte sta. (a. cant.)

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