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L’ANALISI

Prove muscolari, primogeniture e colpi bassi: la “guerra di posizione” tra Forza Italia e Lega in Calabria

Dallo “spoiler” di Durigon pro-Taurianova agli annunci dei big di Fi alle reciproche campagne acquisti: il vento delle Europee soffia sempre più forte

Pubblicato il: 15/02/2024 – 20:32
Prove muscolari, primogeniture e colpi bassi: la “guerra di posizione” tra Forza Italia e Lega in Calabria

LAMEZIA TERME Maria Grazia Richichi, già sindaco facente funzioni di Villa San Giovanni, è rientrata in Forza Italia: ad annunciarlo il coordinatore provinciale di Forza Italia Reggio, Giovanni Arruzzolo, e il coordinatore regionale azzurro Francesco Cannizzaro. La notizia è passata un po’ alla chetichella, oggi, oscurata da fatti di cronaca e anche di politica di maggiore impatto mediatico, eppure è una notizia che qualcosa sembra evocare, andando al di là del semplice innesto di un dirigente in un partito. Richichi, in passato in Forza Italia, infatti alle ultime elezioni regionali è stata candidata con la Lega, riportando anche un buon risultato in termini di consenso (2000 preferenze o giù di lì). Insomma, per Forza Italia il ritorno di Richichi è sicuramente un buon colpo, che va ad aggiungersi ad altri di recente messi a segno dai forzisti nella fase che ha portato ai primi congressi provinciali della storia del partito in Calabria: si cita qui a mo’ di esempio l’ingresso in Fi del consigliere regionale e segretario dell’aula di Palazzo Campanella Salvatore Cirillo. Ma il punto importante non è questo, o almeno non è solo questo. Ce ne sono diversi, di punti importanti. Il primo è che Forza Italia Calabria conferma una capacità attrattiva che magari il partito fondato da Berlusconi in altre parti d’Italia fatica a manifestare (non a caso la Calabria è ritenuta la “cassaforte” degli azzurri sul piano nazionale). Il secondo è che evidentemente il braccio di ferro con la Lega, iniziato qualche settimana fa, continua, anche e soprattutto in Calabria, ed è destinato verosimilmente ad accentuarsi con il passare delle settimane e l’avvicinarsi alle elezioni europee e non solo. Perché gli analisti rimarcano il continuo rincorrersi i tra Forza Italia e il Carroccio a suon di campagna acquisti nell’altrui campo, di prove muscolari e di annunci e contro-annunci, e poi di “dispetti” assortiti – la Lega a esempio non vuole la ricandidatura di Maria Limardo a sindaco di Vibo – e anche di durissimi botta e risposta, com’è avvenuto sul tema dell’autonomia differenziata tra la presidente forzista di Anci Calabria, Rosaria Succurro, e la parlamentare della Lega Simona Loizzo.

Big di Forza Italia in primo piano: da sinistra Occhiuto, Tajani, Cannizzaro e l’europarlamentare Martusciello

Una “guerra di posizione” elettorale?

Ormai non si contano più i casi che configurano quella che per tanti osservatori politici è una “guerra di posizione” in vista delle elezioni europee. Se ne ricordano qui alcuni. La Lega, con la regia del sottosegretario Claudio Durigon sempre più “uomo macchina” di Matteo Salvini (i due nella foto in copertina) sul territorio calabrese, strappa a Forza Italia il consigliere regionale Giuseppe Mattiani. Forza Italia risponde con un battage provincia per provincia ufficializzando l’innesto di sindaci come il primo cittadino di Lamezia Paolo Mascaro e di diversi consiglieri comunali di peso (due soprattutto a Catanzaro, Sergio Costanzo e Antonio Levato). La Lega alza il ritmo nella sponsorship del Ponte sullo Stretto, Forza Italia risponde con la Scuola di pubblica amministrazione che torna a Reggio, annuncia con il leader Antonio Tajani il G7 dell’export in estate a Villa San Giovanni. La Lega ancora con Durigon spoilera la competizione della Capitale del Libro annunciando la vittoria di Taurianova a guida Carroccio (facendo arrabbiare mezza Italia). E allora Forza Italia “griffa” con il governatore Roberto Occhiuto e Cannizzaro il poderoso piano operativo di Ryanair con tanto di milionari investimenti per gli aeroporti calabresi. Ovviamente, nessuno si azzarda a mettere in discussione l’alleanza, anche i diversi “distinguo” di Occhiuto sull’autonomia differenziata nella versione “turbo” del leghista Salvini non danno la misura di una divisione in vista, e poi tra i big regionali – esempio tra Occhiuto e il presidente salviniano di Palazzo Campanella Filippo Mancuso – c’è sintonia totale. Ma la campagna elettorale incombe e per il centrodestra è già tesa, anche in Calabria anticipata da altri segnali come il passaggio nella Lega dell’europarlamentare ex Fi Aldo Patriciello, che i bene informati danno per candidato alle Europee nel collegio Sud in abbinata con la stessa Loizzo. In tutto questo resta al momento alla finestra Fratelli d’Italia, che invece per quanto riguarda le cose di Calabria sembra molto in asse con Forza Italia, come testimonia il fatto che tra poche ore la premier Meloni firma al porto di Gioia Tauro l’Accordo di coesione con la Regione a guida azzurra con Occhiuto, la prima al Sud. Forse anche questo è un segnale. (ant. cant.)

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