LAMEZIA TERME Cosa hanno in comune una repubblica separatista, un diplomatico non riconosciuto e un numero corposo di associazioni legate al mondo dell’estrema destra? Due cose: la Calabria e «l’amore» per la Russia di Putin. Ma andiamo con ordine.
Parliamo – prendendo spunto da un lungo thread pubblicato su X – di un sistema collaudato nel nostro Paese, portato avanti attraverso incontri e comunicati stampa dove si sottolineano «visioni alternative» rispetto alla «narrazione unica» in un mix teorico e ideologico basato sull’ammirazione della cultura russa, del leader Putin già da tempi lontani, anche quando i rapporti tra l’Occidente la Russia erano ancora idilliaci nonostante l’occupazione della Georgia e della Crimea, e ancora di più oggi dopo il conflitto su larga scala scatenato in Ucraina.
In Calabria da anni si registra un impegno attivo e costante attraverso una serie di incontri, collaborazioni e soprattutto alcune associazioni. Fatti e avvenimenti di un passato (anche recentissimo) che consentono di incastrare la Calabria in uno scenario in cui recita il ruolo di assoluta protagonista, con epicentro Lamezia Terme. Come, ad esempio, in occasione della proiezione nella città della Piana del film “Il Testimone”, a metà tra propagandismo e negazionismo sui fatti Bucha, proiettato a febbraio al “Centro Prunia”. Sulla locandina del film compariva il nome di Andrea Lucidi, “reporter” di guerra inviato nei territori occupati del Donbass ucraino. E balzavano agli occhi soprattutto due loghi: quello di “Donbass Italia”, canale Telegram, e l’”Associazione Europa-Abcasia”, ente privato evidentemente collegato alla sedicente Repubblica separatista della Georgia, fondato a Roma da Vito Grittani e dal “viceministro” esteri Kan Taniya, entrambi intervenuti durante la proiezione.
A proposito di Abkhazia: si tratta di uno Stato riconosciuto solo dalla Russia e da pochi altri Paesi al mondo quali Nicaragua, Siria e Venezuela, il cui legame con Lamezia Terme è radicato nel tempo. La piccola regione che si è proclamata indipendente dalla Georgia si è affacciata nel panorama lametino già nel 2021, prima dell’escalation in Ucraina.
I primi passi saranno mossi ad ottobre quando il sedicente ambasciatore Grittani sarà ospite in città di un’associazione denominata “Cantiere Laboratorio” di Vittorio Gigliotti, sul quale ci soffermeremo più avanti. «La breve visita – si legge in una nota diffusa per l’occasione – è stato frutto di una stretta conoscenza e amicizia tra i due e soprattutto a seguito del viaggio in Russia, per il quale il diplomatico Abcaso ha avuto un ruolo non secondario ai fini della presenza della delegazione del Sud Italia al Forum Internazionale di Mosca». La visita di Grittani in Calabria è servita a rimarcare «l’importanza delle relazioni bilaterali tra la Calabria e l’Abkhazia in un comune impegno».
Qualche settimana dopo, dicembre 2021, ancora una volta a Lamezia e ancora nel Centro Congressi Prunia ai presenti verrà illustrata una sorta di camera di commercio, la IACRAI, acronimo di “Italia, Abkhazia, Congo, Russia, Africa e India”. Si tratta di una istituzione priva di riconoscimento istituzionale, ma ufficializzata proprio nella città lametina in quel 4 dicembre 2021 alla presenza tra l’altro del sindaco, Paolo Mascaro, da un’idea di Grittani, già responsabile della fondazione dell’Osservatorio Diplomatico Internazionale (ODI) basato nella sua città natale, Capurso. Il nome di Vittorio Grittani salta fuori anche in occasione del “voto” per l’annessione (non riconosciuta dalla Comunità Internazionale) delle quattro regioni ucraine di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugasnk. Grittani sarà il capo delegazione degli “osservatori” italiani. Tra loro c’è anche un cittadino di Lamezia Terme. Si tratta di Pasquale Salatino, direttore della rivista online “Osservatore Calabrese”, che per l’occasione spiegherà: «Volevo vedere con i miei occhi tutto ciò di cui avevo tanto sentito parlare, perché il mio lavoro è diffondere informazioni obiettive nella mia terra natale».
Come anticipato, tra il dedalo di sigle, associazioni e nomi spunta anche quello di Vittorio Gigliotti e la sua “Cantiere Laboratorio”, scelto proprio come presidente della IACRAI. L’associazione a Lamezia è nota da almeno 15 anni, e si è distinta per l’impegno politico rivolto, senza farne mistero, a partiti di estrema destra come Forza Nuova e Fiamma Tricolore, portando avanti battaglie politiche “internazionali” e, anche in questo caso, l’endorsement alla candidatura a sindaco di Paolo Mascaro a maggio del 2015.
Negli anni “Cantiere Laboratorio” ha preso parte e/o organizzato una serie di eventi tra cui: tre convegni dedicati a Codreanu, leader ultranazionalista e ideologo antisemita romeno; due convegni pro-Assad sulla guerra in Siria questa volta in collaborazione con il “Centro Studi Aletheia” di Lamezia Terme e il gruppo militante Identità Tradizionale di Catanzaro, guidato da Simone Grisolia. L’associazione “Cantiere Laboratorio” ha preso parte attiva da una lunga serie di incontri legati al Donbass in collaborazione con “Gioventù Controcorrente” (costola dell’associazione lametina) e l’Associazione Italo-Russa Speranza (AIRS) di Roma.
Tra gli ultimi eventi, quelli organizzati dopo che l’esercito russo ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, si segnala la presentazione del libro “Morire per la Nato?” del 15 gennaio 2023 di Fabio Filomeni, ex tenente colonnello della Folgore con la partecipazione di una serie di associazioni filorusse, antioccidentali e anti-Nato.
Sempre a Lamezia Terme si sono poi incrociati i destini dell’associazione “Cantiere Laboratorio” e del generale Roberto Vannacci, forte dell’incredibile successo editoriale del libro “Il mondo al contrario”. Vannacci, da dicembre 2020 fino al maggio del 2022, ha ricoperto in Russia l’incarico di addetto per la Difesa alla rappresentanza diplomatica italiana a Mosca, con accreditamenti anche in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan. È l’agosto del 2023 quando Cantiere Laboratorio organizza l’evento per lanciare il movimento ispirato al generale che, in un fugace collegamento telefonico, augura ai presenti «buon lavoro e buon divertimento», sperando già allora in una visita nella città della Piana. Tra i membri attivi dell’associazione c’è anche Bruno Spatara, ex parà della Folgore, anche lui un nome noto negli ambienti dell’estrema destra locale. Ex segretario provinciale di Forza Nuova, è stato anche coordinatore provinciale del movimento politico “Sovranità – Prima gli italiani”. Tra le sue “storiche” battaglie c’è quella contro la destinazione dell’antico Teatro Russo all’accoglienza di alcuni migranti, risalente al 2015, appellandosi all’allora neoeletto sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro.
I loro nomi saltano fuori ancora una volta dall’ultimo comunicato diffuso nei giorni scorsi sempre da “Cantiere Laboratorio” in merito ad una prima assemblea nazionale dei delegati regionali del “Comitato il Mondo al Contrario”: tra i circa 60 accreditati, figurano proprio Filomeni, Spatara e i due lametini Vittorio Gigliotti, alla guida del Coordinamento Sud Italia e Francesco Materazzo, coordinatore per la Città di Lamezia Terme. E, a proposito di Vannacci, non poteva certo mancare la nostra regione dal “tour” di promozione dell’ultimo libro: nel calendario Catanzaro, Lamezia e Vibo Valentia. Scatenando già reazioni contrastanti. (g.curcio@corrierecal.it)
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