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l’intervista del corriere della calabria

Europee, Santoro: «Alcuni sindaci del Pd hanno scatenato un inferno di cristallo nei nostri confronti»

Il giornalista candidato con “Pace, terra e dignità”: «Abbiamo raccolto 40mila firme, sono moderatamente ottimista»

Pubblicato il: 16/04/2024 – 7:00
di Paride Leporace
Europee, Santoro: «Alcuni sindaci del Pd hanno scatenato un inferno di cristallo nei nostri confronti»

Michele Santoro, uno dei giornalisti più celebri d’Italia, non proprio un intellettuale togliattiano considerata la sua critica feroce da sinistra, ha deciso di ritornare alla politica presentandosi alle prossime Europee con una sua lista. È un ritorno perché si era candidato dieci anni fa da indipendente nelle liste dell’Ulivo. Ma per essere sulla scheda ha bisogno ancora di 35.000 firme. Riusciamo ad intercettarlo nella sua corsa in lungo e in largo per l’Italia.

Per simbolo una colomba e le parole Pace, terra, dignità. Pace si comprende, ma la terra e la dignità?
«Sono le precondizioni del nostro programma sociale. Senza terra e dignità non può esserci pace. Chiediamo mutui accettabili per le case a tutti, prezzi delle materie prime adeguati per i consumi dei cittadini, sanità e istruzione gratuita per tutte le fasce sociali».

E questa è la dignità, ma la terra
«Se continuiamo a spendere in armamenti non possiamo dedicarci e fermare il riscaldamento globale e la transizione ecologia che ha pari importanza con la pace. Noi proponiamo che i 2.500 miliardi trattenuti in pancia dalla Bce vengano stanziati per la transizione ecologica sempre più necessaria».


Intanto vi servono 75.000 firme entro il 30 aprile per poter stare sulla scheda. Come procede?
«Chiunque può sostenerci, al netto di chi voterà, andando a firmare nei municipi. Alcuni sindaci ci ostacolano, particolarmente quelli del Pd e di Sinistra italiana che hanno scatenato un inferno di cristallo nei nostri confronti»

Addirittura, si era persino parlato di una possibile vostra confluenza con Avs?
«Noi fino all’ultimo secondo dialoghiamo con chi è contro la guerra, come Verdi e Sinistra Italiana, impossibile con il Pd che vota l’ invio delle armi all’Ucraina. Infatti ci ostacolano».

Santoro, quante firma mancano all’appello?
«Abbiamo raggiunto 40.000 firme, sono moderatamente ottimista. Ci sono zone che va meglio come alcune grandi città. Troviamo ostacoli in una legge creata ad hoc per impedire la partecipazione dal basso. È assurdo che nella Valle d’Aosta bisogna raccogliere lo stesso numero di firme della Campania senza tenere conto degli abitanti».

I candidati però sono pronti. Il solito Vauro, Odifreddi, Paolo Rossi c’è anche una ex leghista che ironia della sorte si chiama Guerra.
«Tanto tempo fa poi è andata nel Pd, era nella Lega quando Bossi e i suoi erano pacifisti contro la guerra in Iraq».

Si candida con voi anche Jorit che ha abbracciato Putin, il grande dittatore russo.
«È stato il gesto di un artista che ha fatto capire che se vuoi la pace deve sentire l’odore del nemico che deve sottoscrivere la trattativa per giungere alla pace come dice il Papa. Jorit è un caro amico, ha voluto lanciare un segnale artistico e politico».

A Gaza, intanto va sempre peggio
«Viene ignorata la risoluzione dell’Onu che ha chiesto il cessate il fuoco. Se Putin è un criminale Netanyau è allo stesso livello. Continua a massacrare palestinesi affrontando nel modo peggiore il massacro di ebrei dell’8 ottobre».

A Santoro non si può non fare una domanda sull’informazione
«Stiamo sprofondando nel pensiero unico. Meloni ci fa rimpiangere Berlusconi».

Silvio lo celebriamo con un francobollo
«Il francobollo non mi riguarda, ma Berlusconi aveva una certa levatura. Sulla pace sicuramente avrebbe avuto un ruolo molto diverso di quello di Giorgia Meloni». (redazione@corrierecal.it)

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