CATANZARO E’ diventata definitiva la condanna a nove mesi di reclusione (pena sospesa), nei confronti dell’ex assessore comunale allo Sport Giampaolo Mungo per l’accusa di traffico di influenze illecite: a confermare la pena è stata la Corte di Cassazione. Mungo era stato coinvolto in un’inchiesta sulle presunte irregolarità nella gestione della piscina comunale “Vinicio Caliò”, nel quartiere Pontepiccolo di Catanzaro: l’ex assessore era stato condannato prima dal gup e poi dalla Corte d’Appello sempre a nove mesi. Secondo l’accusa Mungo avrebbe messo a disposizione le sue conoscenze all’interno del Comune sfruttando le sue relazioni con pubblici ufficiali o comunque incaricati di pubblico servizio operanti al Comune e nella municipalizzata Catanzaro Servizi per farsi promettere ed effettivamente dare diverse utilità come l’assunzione fittizia del fidanzato della figlia.
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