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Reggio, una “bacinella” comune per i detenuti di tutte le cosche. «Ogni mese mi devono portare mille euro»

Nella memoria della Procura il sostentamento ai detenuti e ai loro familiari che vede impegnati i componenti del sodalizio

Pubblicato il: 03/06/2024 – 10:50
Reggio, una “bacinella” comune per i detenuti di tutte le cosche. «Ogni mese mi devono portare mille euro»

REGGIO CALABRIA L’organizzazione di collette in favore di detenuti delle diverse ‘ndrine, Lo scopo: «estendere i doveri solidaristici tipici delle associazioni mafiose ben al di là della ristretta cerchia dei sodali di ciascuna cosca». E’ uno dei punti analizzati all’interno della memoria depositata dalla Procura generale presso la Corte d’appello di Reggio Calabria nell’ambito del processo “Epicentro”. Nel documento a supporto della tesi accusatoria viene raccontata la «consolidata e comune sinergia operativa attiva» tra i De Stefano, i Tegano, i Condello e i Libri, che vengono definite «le “quattro famiglie” tra le quali avviene la spartizione dei proventi delle estorsioni imposte a commercianti e imprenditori del centro storico di Reggio Calabria».


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Tra le attività emerse nel corso delle conversazioni intercettate c’è proprio il sostentamento dei detenuti: centrale nelle dinamiche che interessano e legano i componenti del sodalizio, così come emerso in altre indagini della Dda, ad esempio nell’inchiesta “Garden” – è il mutuo soccorso ai detenuti e ai loro familiari che vede impegnati i componenti del sodalizio criminale in vere e proprie “collette”. «Sono state esaminate – si legge nella memoria della Procura – plurime conversazioni intercettate, che certificano l’esistenza di una federazione tra le storiche ‘ndrine dell’area reggina, caratterizzata dall’esistenza di una comune “bacinella” per il sostentamento dei detenuti di tutte le cosche».

«Ogni mese mi devono portare mille euro»

In particolare, nel corso della conversazione registrata il 2 febbraio 2020, Cosimo Borghetto, Antonino Idotta e Antonino Perla si confrontavano sulla scottante tematica della raccolta estorsiva e del connesso rapporto tra le “famiglie” egemoni sul territorio. «Borghetto avrebbe dovuto suddividere somme di denaro provenienti da varie zone della città e pertinenti alle più note famiglie della ndrangheta calabrese (di Rione Modena, di Archi e di Gebbione). Egli si doleva, però, del fatto che la bacinella non venisse alimentata con versamenti periodici o addirittura con cadenza mensile, il che rendeva impraticabili le richieste di chi, di volta in volta, si portava al suo cospetto per ottenere quote della cassa comune».

[BORGHETTO C.: Capito che ti voglio dire io allora se me li dà Modena, zona Archi, Gebbione… e ciascuno davano mille euro (inc)…e il tuo stipendio lo prendono da qua… però ogni mese mi devono portare mille euro…. (…) l’altro giorno vennero pure da Archi, mi dissero… (…) mi dissero: “i soldi di quello?”; gli ho detto io: “quali soldi di quello? Quelli me li sono presi io compare, che vuoi? Poi i soldi dei Pelle, dei Tegano non ti sono arrivati? Dove sono? Che vieni a fare qua?” Ma poi giusto da me, gli ho detto, li vuole i soldi e glieli do io, ho dovuto trattare con Natale (fonetico) là dentro per mandarne uno da centomila… se ora riesco a prendermi duemila euro, cinquemila euro o diecimila euro in modo che me li prendo io insieme a questi, me li conservo e non ve ne do a nessuno, gli ho detto io. Dove siete arrivati…che vuoi? Ti vuoi litigare? La prossima volta vengo e mi prendo tutto quello che dico io….

Borghetto, spalleggiato da Perla e Idotta, riteneva di essere nel giusto, atteso che anche altri esponenti delle cosche avevano trattenuto per sé i relativi incassi, derogando alla regola spartitoria. Particolarmente stizzito il Borghetto si dimostrava per il comportamento tenuto dalla famiglia Condello e soprattutto da Giandomenico Condello:
BORGHETTO: (…) non gli ho dato niente a nessuno…certo devo prendere tutto…eh devo campare (inc).
PERLA A: perché quelli gli altri che fanno? Li mandano perché poi quando se li prendono…
BORGHETTO: mi ha detto: “no ma io per me non sono venuto perché quelli non ne vogliono” … e chi li vuole? …i Condello? (inc) come cazzo si chiama quello di là
IDOTTA A.: Giandomenico, Giandomenico…
BORGHETTO C.: mandameli tutti questi, che glieli do io, se li vuole glieli diamo, fottitene… Li posso mandare? “certo che li puoi mandare, gli ho detto io…

(m.r.)

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