CROTONE Diventa operativo il vincolo annunciato, il mese di febbraio scorso, dalla soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio, Stefania Argenti. Il vincolo approvato dal ministero della Cultura riguarderà tutta l’area centrale di Crotone: da piazza Della Resistenza a piazza Duomo. Sotto tutela vengono poste Piazza Duomo, Via Mons. Pietro Raimondi, corso Vittorio Emanuele, via Silvio Messinetti, piazza Pitagora, via Vittorio Veneto e traverse e Piazza della Resistenza. Una vasta area a cui viene posto il timbro di “interesse culturale”. Sono i luoghi della passeggiata al centro. Da questo momento in poi, l’amministrazione comunale non potrà, quindi, realizzare interventi anche minimi senza avere ottenuto il preventivo consenso della Soprintendenza che, grazie al vincolo, ha acquisito il titolo esclusivo di decisione. Anche i commercianti e abitanti delle aree poste sotto vincolo, per ogni tipo di intervento strutturale compreso vetrine, parasoli, insegne e colori da utilizzare per le facciate, dovranno chiedere l’ok della soprintendenza.
L’annuncio di avere predisposto l’ordinanza di vincolo era stato fatto il 5 febbraio scorso. In precedenza si era consumato un braccio di ferro tra l’amministrazione comunale, guidata da Vincenzo Voce e la soprintendente Argenti. Il Comune aveva anche perso il ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale della Calabria con il quale era stato chiesto l’annullamento dell’ordinanza emanata da Argenti il 15 dicembre 2023. Con questa ordinanza la soprontendente aveva bloccato i lavori che prevedevano la realizzazione di una fioriera e la sostituzione delle “antiche basole” in via Venezia, nel tratto in cui questa via si immette su corso Vittorio Veneto e piazza della Resistenza (dove c’è il palazzo comunale). Il Comune, all’epoca, aveva realizzato l’intervento di arredamento urbano di via Venezia in vista dello spettacolo di Rai 1 “l’Anno che verrà”, che si è tenuto in piazza Pitagora. Gli interventi di via Venezia erano stati realizzati senza acquisire il parere della Soprintendenza. Una circostanza contestata da Argenti. L’ordinanza imponeva il blocco delle attività e il ripristino dei loghi. La soprintendente ha anche segnalato la questione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. I lavori sono stati bloccati, ma i luoghi non sono stati ancora ripristinati. Ancora oggi, infatti, la fioriera è la dove è stata allocata nel mese di dicembre scorso e lo stesso dicasi per i sampietrini. Oggi si presenta agli occhi dei passanti come un’incompiuta.
Il Comune, dopo la sentenza del Tar, ha tentato anche di aprire il dialogo con la soprintendente, nella speranza di recuperare il rapporto, ma Argenti è andata avanti per la propria strada ottenendo il via libera all’ordinanza che mette sotto vincolo di tutela un’area che sarà, in parte, interessata dagli interventi di “Antica Kroton” e non solo. L’area posta sotto tutela, infatti, ingloba anche piazza Pitagora dove l’amministrazione vorrebbe realizzare un intervento di riqualificazione. Sono stati già destinati a questo intervento più di due milioni di euro presi dai fondi (16,5 milioni di euro) ottenuti dalla transazione con l’Eni. Si complica così la vita amministrativa dell’esecutivo Voce almeno per quanto riguarda gli interventi da realizzare in questa parte importante della città. (redazione@corrierecal.it)
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