ROMA Prima il parere favorevole espresso dal governo per voce del ministro Roberto Calderoli. Poi il disco verde dell’Aula. Passano così i 4 ordini del giorno con cui Forza Italia ha inteso porre la propria impronta al disegno di legge sull’Autonomia. Vengono dunque accolti i paletti azzurri che prevedono lo stop ai negoziati con le Regioni fino alle definizioni dei Lep con legge delega anche “sugli atti di iniziativa sui quali il confronto sia stato già avviato prima dell’entrata in vigore della presente legge”; un’applicazione “rigorosa” della facoltà del Consiglio dei ministri di limitare l’ambito delle materie oggetto di intesala relazione tecnica sull’impatto finanziario da accompagnare ai decreti legislativi sulle intese; l’analisi dell’impatto dell’eventuale trasferimento di materie non-Lep da presentare al vaglio delle Camere. In particolare, quest’ultimo ordine del giorno di Forza Italia ricalca il documento approvato dal Consiglio regionale della Calabria lo scorso aprile, su input del presidente della Regione Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale forzista. Questo odg in sostanza impegna il governo “a valutare l’opportunità di prevedere, prima di procedere alla stipula di intese che prevedano l’attribuzione di funzioni relative alle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia sulle materie escluse dalla determinazione dei Lep, la predisposizione di un’analisi di impatto della regolamentazione che tenga conto della valutazione degli effetti delle ipotesi di intervento normativo e regolamentare regionale, nonché di atti amministrativi generali, di programmazione o pianificazione, ricadenti sulle attività dei cittadini e delle imprese e sull’organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, anche mediante comparazione di opzioni alternative, tenendo conto della necessità di assicurare il corretto funzionamento concorrenziale del mercato, la tutela delle libertà individuali, e la tenuta dei principi generali dell’ordinamento, da presentare alle Camere per l’esame secondo i rispettivi regolamenti”. (c. a.)
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