COSENZA L’escussione di alcuni testimoni e il rinvio a nuova data per il controesame. E’ questo, in buona sostanza, l’esito dell’odierna udienza del processo scaturito dall’inchiesta nome in codice “Cerchio Magico”. L’attività investigativa, partita nell’agosto del 2017, ha acceso i riflettori sulla gestione della Soprintendenza di Cosenza, ipotizzando l’esistenza di irregolarità nelle procedure di somma urgenza con riferimento a vari appalti pubblici nel settore dei beni culturali. Gli imputati sono Francesco Conforti (difeso dall’avvocato Franz Caruso e dall’avvocato Morrone), Ippolito De Paola, Costantina Felicetti, Rossana Baccari, Lino Manna (difeso dall’avvocata Vittoria Bossio).
Accusa e difesa oggi hanno sentito, in qualità di testimone, don Maurizio Bloise relativamente ai lavori di restauro della Chiesa di Lungro. Escussi anche una dipendente della sovrintendenza, Enrichetta Salerno. Che si occupava della valutazione sulla messa in sicurezza delle opere d’arte. Infine, l’ultima testimone sentita in aula è Anna Scalzo impegnata a redigere e confermare le relazioni tecniche relative ai lavori a Palazzo Arnone. (f.b.)
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