CATANZARO La vetrina è straordinaria, si direbbe unica, per mettere in mostra le ricchezze della Calabria, le realtà ma anche le potenzialità della logistica e dell’infrastrutturazione, del turismo, della cultura e del paesaggio. Il G7 del Commercio mondiale in programma martedì e mercoledì sotto l’egida del governo nazionale a Villa San Giovanni e Reggio Calabria, al di là dei temi globali sui quali si soffermerà, è anche la conferma di una proiezione della Calabria che varca i confini nazionali come mai era francamente avvenuto. Le delegazioni dei “Grandi della Terra” toccheranno il porto di Gioia Tauro, uno dei porti più importanti in uno scenario non solo italiano ma europeo e transazionale, il Museo archeologico di Reggio Calabria che ospita i Bronzi di Riace che tutto il mondo ci invidia, affacciandosi sullo Stretto, uno dei luoghi più iconici del Paese. Come è stato rimarcato venerdì nella conferenza stampa di presentazione del G7 del Commercio alla Farnesina, alla presenza del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, da 50 anni – quindi in pratica da sempre – la Calabria non era il palcoscenico di un evento di risonanza globale come questo. Una dimensione internazionale che la nostra regione sta acquisendo degli ultimi due anni grazie a una felice congiuntura di elementi al tempo stesso istituzionali, politici, ed economici. Le crisi internazionali che si stanno registrando a tutte le latitudini – dal Mar Rosso al Baltico – hanno fatto esplodere diverse emergenze, a partire da quelle umanitarie per arrivare a quelle energetiche, spostando il baricentro dell’attenzione nel Mediterraneo e quindi facendo risaltare il ruolo strategico della Calabria, che del Mediterraneo è forse la punta avanzata.
Non a caso il porto di Gioia Tauro, in crescita secondo l’ultimo rapporto di Bankitalia a dispetto delle previsioni negative per la direttiva europea sulle emissioni, è a sua volta la punta avanzata del progetto “Food for Gaza”, iniziativa umanitaria voluta da Tajani per alleviare le sofferenze di Gaza. A tutto questo va aggiunta la combinazione di altri fattori, che attengono anche alla sfera politica, che – al di là del merito – ha la sua rilevanza: la guida della Regione da parte del presidente Roberto Occhiuto è perfettamente in asse con il governo di centrodestra a Palazzo Chigi, e sotto questo aspetto i ruoli apicali che Occhiuto ha ricoperto e ricopre anche a livello politico in Forza Italia sullo scacchiere nazionale indubbiamente agevola questa “filiera”. La proiezione internazionale della Calabria si fonda anche su queste basi, e ha iniziato a materializzarsi concretamente con l’elezione di Occhiuto alla presidenza della Commissione Intermediterranea, in pratica la commissione che raggruppa le tante regioni che si affacciano sul Mediterraneo: elezione avvenuta già nel giugno 2023 (sempre a Villa San Giovanni…) e riconfermata nei giorni scorsi. L’occasione giusta per posizionare la Calabria nel cuore del Mediterraneo facendo leva sulla strategicità del porto di Gioia Tauro, senza dimenticare – ribandendo sempre, non è questione di merito – anche il “traino” del progetto del Ponte sullo Stretto che certo ha uno slancio non localistico. Il secondo step è stata poi a dicembre, dopo un primo incontro a Bruxelles la visita in Calabria dell’allora presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, una delle big politiche continentali dell’area politica nella quale Forza Italia di Tajani e Occhiuto è pienamente inserita: era il 4 dicembre e proprio in quell’occasione Tajani annunciò l’organizzazione del G7 del Commercio a presidenza italiana in Calabria, mentre la Metsola sottolineava le “buone pratiche” della Cittadella in tema di gestione delle emergenze ambientali. L’ultimo step di questo percorso che vede la Calabria proiettarsi nello scenario internazionale sarà il 16 e il 17 luglio, la riunione ministeriale sull’export, che tra l’latro è uno dei punti di forza della nostra regione secondo gli ultimi indicatori Istat. Una due giorni che saranno anche una sfida, che la Calabria dovrà saper cogliere (e far cogliere agli altri…). (a. cant.)
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